“Conoscere e convivere con l’Epilessia”, lunedì giornata di prevenzione nell’ospedale “Giovanni Paolo II”

Medici disponibili dalle 11 alle 16 per una visita senza la necessità di prenotazione nell'ambulatorio Lice. Madonnina di Piazza Ardito illuminata di viola

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Per la Giornata Mondiale dell’epilessia prevista lunedì 14 febbraio, l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme si rende disponile all’utenza con un’iniziativa indirizzata alla prevenzione e alla sensibilizzazione.

Una giornata d’impegno per prevenire ma anche per sapere cos’è la malattia e imparare a conviverci. Grazie alla disponibilità del Commissario Straordinario dell’ASP di Catanzaro, Ilario Lazzaro, nell’ambulatorio Lice, al numero 10 dell’Hub ambulatoriale, piano 0 del presidio ospedaliero lametino, Caterina Ermio direttore di Neurologia, Mimma Caloiero direttore di Pediatria, Maria Rosaria Barone neuropsichiatra infantile e lo staff che le coadiuva, si renderanno disponibili dalle 11 alle 16 per una visita senza la necessità di prenotazione.

Dopo i saluti dei vertici dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, dell’Associazione nazionale donne medico (Aidm) e del comune di Lamezia Terme, si aprirà la tavola rotonda nel corso della quale gli specialisti risponderanno e si confronteranno con utenza e famiglie.

Per ricordare la giornata internazionale dell’Epilessia, il comune di Lamezia Terme, illuminerà di viola la Madonnina di piazza Pietro Ardito. Questa patologia di cui spesso si ha paura e nelle famiglie si tende a nascondere, è tra le più diffuse tra quelle neurologiche, considerata malattia sociale anche dall’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità). In Italia, oltre 500.000 persone, hanno un’epilessia in fase attiva, quindi con crisi persistenti oppure sotto trattamento.

«Rendersi disponili a visite non programmate in una giornata così importante – spiega la dottoressa Ermio – è necessario perché la comunicazione e l’informazione ai pazienti e alle famiglie li aiuterà ad essere più aperti all’accettazione e ad agevolare il sostegno terapeutico. Anche per questo abbiamo pensato che in questa occasione faremo “un tavolo di consulto” con pazienti e famiglie perché possano fare le loro domande. Non è facile, ancora oggi, convivere con questa patologia perché crea disagi e difficoltà spesso improvvise».

«E’ necessario – spiega la neurologa – che il paziente venga seguito costantemente, sin dalla prima crisi, con un percorso diagnostico e poi in tutto quello che la valutazione della malattia per una valutazione. Nell’ambulatorio Lice di Lamezia, all’interno della struttura di Neurologia – conclude la dottoressa – proviamo ad essere costantemente a disposizioni di pazienti e famiglie, non solo per la cura ma anche per un sostegno a superare i propri e gli altrui pregiudizi. La disponibilità del Commissario dell’Asp Ilario Lazzaro, e quella dei medici e degli infermieri che mi coadiuvano in questo lavoro, sono di grande importanza per dare un servizio essenziale alla nostra utenza che può essere seguita anche con il supporto dei protocolli Lice».

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