Riorganizzazione dei presidi ospedalieri regionali, il punto su quello lametino e quello del Reventino

La situazione e quella in divenire nel decreto firmato dal presidente della giunta regionale e commissario ad acta al piano di rientro, Roberto Occhiuto

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Aggiornamento del documento di “Riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza urgenza e delle reti tempo-dipendenti” da parte del presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, in qualità di commissario ad acta per il piano di rientro, che per quanto riguarda la sanità lametina non muta di molto rispetto ai piani di luglio.

L’analisi per il presidio ospedaliero di Lamezia Terme parte dai posti letto (24 in day hospital, 9 in day surgery, 253 di degenza ordinaria per un totale di 286, in aumento rispetto ai 248 del precedente piano) e dalle discipline esistenti: «Chirurgia Generale, Ortopedia e Traumatologia, Urologia, Day Surgery multidisciplinare, MCAE, Ostetrica e Ginecologia, Pediatria, Neonatologia, Day Hospital Multidisciplinare, Medicina Generale, Neurologia, Psichiatria, Emodialisi, Oncologia, Pneumologia, Recupero e Riabilitazione, Terapia Intensiva. Si prevede inoltre, la collocazione e il potenziamento delle attività cardiologiche (Cardiologia e UTIC) con implementazione dell’attività di Elettrofisiologia e dell’attività di Emodinamica, anche ai fini dell’inserimento nella rete SCA, previa ricollocazione strutturale o riassetto organizzativo su base dipartimentale con l’Hub o con altro Spoke di riferimento».

Nell’ottica programmatoria le ulteriori funzioni da prevedersi all’interno del Presidio di Lamezia saranno da ricondurre: «allo sviluppo delle attività clinico riabilitative con il Polo integrato INAIL e all’implementazione delle attività di ricerca clinica traslazionale collegate; creazione in collaborazione con INAIL di un centro di riferimento per la sperimentazione e applicazione di ausili e protesi rivolto al bacino di utenza delle Regioni centro – meridionali».

Più in generale si sostiene che «fermo restando l’obiettivo di una sempre maggiore integrazione funzionale con l’HUB di riferimento, nella configurazione di medio-lungo periodo del Sistema Sanitario Regionale, il Presidio di Lamezia Terme, in ragione delle sue caratteristiche strutturali e della sua collocazione territoriale baricentrica, andrà privilegiato quale sede di attività clinico – assistenziali aventi a riferimento un bacino d’utenza regionale e sovraregionale». Lamezia rimane poi sede di elisoccorso sia diurno che notturno, tra la piazzola dell’ospedale e la possibilità di utilizzare l’aeroporto lametino, a seconda della necessità.

Per quanto riguarda l’aspetto dei punti nascita, l’ospedale lametino nel 2022 (ultimi dati presi in considerazione) ha visto 836 parti (la soglia minima è 500), di cui 24 proveniente dal distretto Tirreno dell’ASP di Cosenza, con 30 posti letto in ostetricia e ginecologia e 6 in neontologia (la tabella conferma come la legge preveda le terapie intensive neonatali principalmente nei 3 Hub di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria, con unico spoke presente a Crotone con 4 posti).

Essendo ospedale lametino con DEA di I livello le unità operative nell’emergenza pediatrica prevedono 2 posti in day hospital e 12 in degenza ordinaria, con attività di: triage con attenzione alle peculiarità pediatriche, OBI con locali attigui alla degenza ordinaria, assistenza pediatrica H24, stabilizzazione del bambino critico ed eventuale successivo trasferimento secondario, attivazione del servizio di telemedicina per consulto con centri Hub, formazione del personale.

L’unico ospedale classificato con DEA di II livello pediatrico è l’AOU Dulbecco: nella nuova programmazione si prevedono 5 posti letto di Terapia Intensiva Pediatrica (TIP) presso l’AOU Dulbecco, rimangono attivi 4 posti letto dedicati, compresi in quelli di Terapia Intensiva dell’AO di Cosenza, fino all’attivazione dei posti letto TIP dell’AOU Dulbecco.

Vengono poi citati per il “Giovanni Paolo II” i 14 posti letto di degenza ordinaria e 6 di unità coronarica, elettrofisiologia con previsione di attività Emodinamica anche da aggregare alla rete SCA (Sindrome Coronarica Acuta), previa ricollocazione strutturale o riassetto organizzativo su base dipartimentale con l’Hub o altro Spoke di riferimento.

Nell’ospedale lametino previsto poi anche l’ortogeriatria, «un modello che implica una revisione globale dell’approccio al paziente anziano con frattura, caratterizzato da multidisciplinarietà e orientato ad incidere sugli esiti maggiori correlati all’evento. Il modello di Ortogeriatria è caratterizzato dalla presa in carico del paziente da parte di un team multiprofessionale che prevede il co-management geriatrico-ortopedico al fine di consentire maggiore appropriatezza delle cure».

ospedale soveria mannelli

Il presidio ospedaliero di Zona Disagiata di Soveria Mannelli ha invece come discipline previste «Day Surgery, Medicina Generale, Emodialisi e Riabilitazione cardiologica», prevedendo «l’integrazione dell’assetto organizzativo della precedente programmazione con 15 posti letto di Riabilitazione Cardiologica. Nel periodo di programmazione la dotazione di tali posti letto potrà essere suscettibile di incremento in relazione alle valutazioni sul fabbisogno regionale contestualmente alla rimodulazione dell’offerta del presidio. Inoltre, il Presidio Ospedaliero di Soveria Mannelli verrà ad essere integrato sotto il profilo fisico e funzionale a una struttura territoriale complessa e composita come l’Ospedale Territoriale (Casa di Comunità, Ospedale di Comunità, UCCP/AFT/MCA, Postazione 118)». Si programma infine anche l’attivazione di servizi di oncologia, per una situazione di posti letto passata da 37 a 30 nella nuova programmazione (4 day hospital, 26 degenza ordinaria).

Alla sanità pubblica si affianca anche la sanità privata convenzionata, con la Casa di Cura Villa Michelino a Lamezia Terme cui vengono riconosciuti 30 posti letto per le fratture del femore con obbligo di copertura delle urgenze nelle 12 ore (diurno).

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