“Necessaria l’emersione dei casi di asma severo, oggi trattiamo circa il 10/15 % degli aventi diritto”

Salvatore Lombardo, responsabile dell’ambulatorio Asma Severo dell’ospedale di Lamezia Terme, fa il punto su allergie ed asma

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Gli effetti del cambiamento climatico hanno conseguenze sia sulla flora che sugli esseri umani, ed il periodo di sbalzi di temperature incide anche sui pazienti affetti da asma ed allergie, come ricorda Salvatore Lombardo, responsabile dell’ambulatorio Asma Severo dell’ospedale di Lamezia Terme.

«Le allergie, soprattutto negli ultimi anni sono notevolmente cresciute, si parla di un aumento di circa il 300%. Il 2,5 % delle visite in pronto soccorso riguarda manifestazioni allergiche. Dato che si riflette pesantemente anche sul mondo dell’occupazione e studentesco, rispettivamente, con 6 milioni di giornate lavorative e 2 milioni di giorni di scuola persi all’anno», spiega Lombardo, «ad aumentare sono sia quelle di tipo alimentare, verosimilmente da ricondurre alla estrema raffinazione dei cibi ed alla introduzione di prodotti non presenti nelle nostre aree geografiche, ma anche e soprattutto, delle forme respiratorie: Riniti, congiuntiviti, tosse persistente ed asma stanno diventando un problema statisticamente rilevante che si accentua nella stagione primaverile. Le ragioni vanno ricercate anche nella qualità dell’aria che respiriamo, nell’inquinamento atmosferico ed ambientale».

«Si è ormai acclarato il ruolo del particolato microscopico – chiarisce ancora lo specialista – nell’amplificare e modificare la risposta immunitaria determinando un peggioramento della manifestazione clinica nel paziente allergico che purtroppo sa bene quanto l’allergia respiratoria incida nella qualità di vita, essere costretti all’uso/abuso di farmaci come gli antistaminici ed il cortisone con tutti i problemi che ne possono derivare, le conseguenze di tali allergie sono molte, per esempio il paziente allergico deve evitare la campagna dove possono essere inalati allergeni e pollini, rimandare o centellinare le gite fuori porta, ridurre tutta una serie di attività all’aperto».

La prima accortezza secondo il medico «è evitare il fai da te, scoprire la causa del problema, il che significa riuscire a identificare le sostanze alimentari e/o ambientali che scatenano la reazione ed eliminarle. La necessità quindi di una buona diagnosi, l’esecuzione dei test allergometrici sia cutanei che ematici con dosaggio delle IgE totali e specifiche e solo in seguito un approccio terapeutico che possa tener conto del periodismo dell’allergia, della sua eventuale stagionalità, per programmare una eventuale terapia specifica».

Ai pazienti allergici viene così consigliato di prestare più attenzione ad «igiene, intesa come cura della persona e dell’ambiente in cui si vive, quindi: alimentazione più corretta; esercizio fisico costante; pulizia degli ambienti in cui si soggiorna con particolare attenzione all’umidità ambientale che può causare il proliferare di muffe; allontanamento ove possibile degli allergeni domestici. Ma il consiglio principale è sempre quello di farsi seguire periodicamente dal proprio medico che saprà certamente fornire risposte ed aggiornamenti anche riguardo alle nuove possibilità diagnostiche e terapeutiche».

Lombardo si concentra poi sulla relazione tra allergie ed asma: «le allergie rivestono un ruolo molto importante nelle patologie respiratorie in particolare nell’asma in cui spessissimo si riscontrano positività nei confronti di aero allergeni come pollini di varie piante, acari o piuttosto muffe ambientali specie alle nostre latitudini dove il clima favorisce lo sviluppo ed il perdurare di piante ed alberi. Una percentuale superiore al 60% delle forme asmatiche trova nelle allergie la sua causa principale, in questi casi il paziente non ha solo il coinvolgimento delle vie aeree superiori con rinite ma anche e soprattutto l’interessamento delle vie respiratorie profonde con ostruzione bronchiale, ipersecrezione e tutto il corteo di sintomi che caratterizzano l’asma».

In merito all’ambulatorio asma grave di Lamezia Terme si rimarca come «l’attività del nostro centro è cresciuta rapidamente, e prevedo una crescita ulteriore: siamo infatti diventati centro di riferimento anche per la provincia di Vibo Valentia e per il basso tirreno cosentino, ed a tal proposito mi sto facendo promotore di iniziative di sensibilizzazione presso i Medici di medicina generale e presso i Farmacisti. Sono tutte attività volte alla emersione di una patologia ancora poco nota ma di rilevanza enorme in termini di costi economici e sociali. Consideriamo che l’asma grave assorbe oltre il 50% delle risorse di tutta l’asma in generale».

Lombardo prosegue la disamina rimarcando come «i farmaci biologici sono la risposta più attuale e più efficace alla patologia asmatica severa cui facevamo prima riferimento, mentre i farmaci inalatori sostanzialmente agiscono sul polmone determinando una bronco dilatazione; i farmaci biologici agiscono più a monte, a livello dei meccanismi molecolari alla base della risposta infiammatoria e della conseguente ostruzione e limitazione dei flussi ventilatori».

«Il primo farmaco biologico – afferma ancora Lombardo – ha già oltre 15 anni e per molto tempo è stato l’unico disponibile permettendoci di trattare solo una parte dei pazienti, attualmente abbiamo nel nostro arsenale 5 farmaci che ci permettono di dare risposte adeguate alle diverse forme di asma grave che dobbiamo trattare. Si tratta di farmaci estremamente costosi per cui la scelta del paziente da trattare deve essere molto oculata ed il paziente deve possedere dei requisiti tali da consentirne l’utilizzo».

Il medico così mette in guardia: «l’asma in generale riguarda una percentuale di popolazione che oscilla tra il 6 e 8%, quindi parliamo in Italia di circa 3,5 milioni/4,5 milioni di persone, tra queste una percentuale compresa tra il 6 ed il 10% ha una forma di asma severa, parliamo di circa 300.000 asmatici gravi. In Calabria, stanti tali statistiche, su 2 milioni di abitanti dovremmo avere circa 120.000 asmatici in generale e intorno ai 7.000 asmatici severi, ma ancora siamo lontani da questi numeri in termini di trattamento con farmaci biologici, da questo la necessità di interventi di informazione e sensibilizzazione. Abbiamo nuovi farmaci inalatori, terapie biologiche di ultima generazione, la ricerca che non smette mai di sorprenderci con scoperte di nuovi meccanismi molecolari e nuovi potenziali target terapeutici e altre soluzioni, ma la vera novità è la dimostrazione dell’efficacia dei farmaci già in uso con dei risultati sorprendenti».

«Nei dati a nostra disposizione – dice ancora il responsabile del centro Asma Severo – nei pazienti trattati con i diversi farmaci biologici si arriva al controllo completo della sintomatologia e si arriva a parlare di remissione clinica, ovvero la riduzione della sintomatologia fino alla scomparsa della stessa in corso di terapia biologica nel periodo di tempo preso in esame, maggiore un anno. Se durante questo lasso di tempo il paziente non usa cortisone, non ha riacutizzazioni, ha una qualità di vita buona ed una buona funzione polmonare si può parlare di remissione. Facendo una rivalutazione dei pazienti seguiti dal centro asma severo di Lamezia Terme, basandomi su questi parametri, abbiamo mediamente il 52% dei pazienti in stato di remissione clinica. In parole povere oltre la metà dei pazienti trattati con un farmaco biologico arriva alla remissione clinica, quindi ad un ottimale controllo della malattia. Questo sottolinea con vigore la necessità della emersione dei casi di asma severo, considerando che oggi trattiamo circa il 10/15 % degli aventi diritto, diventa un obbligo morale oltre che deontologico raggiungere ed informare quella quota (> 85% di pazienti ndr) che potrebbero trovare una soluzione ai loro problemi e che invece non sanno nemmeno di poter essere trattati».

Per tale scopo, specifica Lombardo, si è registrata la nascita dell’associazione Asthma Calabria, «un’associazione senza fini di lucro che si propone di rappresentare le istanze di un numero elevato di pazienti asmatici gravi e non. Essa nasce come esigenza di confronto, di dialogo, di informazione e formazione sulla scia di simili e fruttuose esperienze in altre regioni italiane. L’associazione – evidenzia ancora – collabora con centri clinici e società scientifiche per fornire informazioni sulla gestione e controllo della malattia. La cosa straordinaria e che la hanno messa sui pazienti asmatici, rendendosi conto della necessità di fare gruppo di unirsi per chiedere più diritti e più servizi ed io che mi sono sempre battuto per una simile associazione ne sono molto orgoglioso».

Il congresso Severe Asthma si terrà a Gizzeria l’11 maggio e vivrà la sua seconda edizione. «Questo appuntamento è stato fortemente voluto dal mio ex primario Calderazzo – conclude Lombardo – che ha creduto da subito nelle potenzialità dell’ambulatorio e lo ha sostenuto nella sua crescita».

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