A due anni dalle presentazioni delle domande pubblicato l’elenco degli utenti beneficiari Fas 2013/15

Esclusi 13 che hanno rinunciato, 2 deceduti, 5 non hanno presentato le integrazioni, 7 non avevano i requisiti necessari richiesti.

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A due anni di distanza dall’indizione dell’avviso pubblico, con in mezzo aggiornamenti normativi e carenze di personale a rallentare il tutto (ed un pizzico di populismo politico a cavalcare l’onda polemica senza badare agli atti amministrativi), pubblicato l’elenco degli utenti beneficiari degli interventi e servizi di cura programmati a valere sui fondi per le non autosufficienze annualità 2013/2014/2015.

In origine 4 le linee di intervento, con le ultime due poi accorpate, che però hanno visto ad aprile 2023 in alcuni casi meno utenti rispetto a quanto previsto inizialmente:

  • assistenza domiciliare socio-assistenziale integrata all’assistenza socio-sanitaria a favore di soggetti affetti da disabilità gravissima (10 utenti coperti);
  • assistenza domiciliare socio-assistenziale integrata all’assistenza socio-sanitaria a favore di soggetti non autosufficienti di età inferiore ai 65 anni (su 28 utenti ipotizzati, 9 ammessi);
  • budget di cura spendibile da parte di soggetti in condizioni di disabilità grave presso i centri diurni per disabili autorizzati e non convenzionati (20 utenti stimati), e per l’acquisto di prestazioni di natura educativa/socializzante a supporto di soggetti disabili under 18 (16 utenti stimati), accogliendo in totale 18 domande ridotte poi un anno dopo a 12.

Tra i 27 esclusi 13 hanno rinunciato, 2 sono deceduti, 5 non hanno rispettato la decorrenza dei termini per presentare le integrazioni, 7 non avevano i requisiti necessari richiesti.

Nel frattempo lo scorso febbraio l’amministrazione comunale ha pubblicato l’avviso pubblico per il nuovo accreditamento e la formazione di un albo distrettuale dei soggetti del Terzo Settore per l’erogazione di prestazioni socio-assistenziali a favore delle persone in condizione di non autosufficienza e/o con fragilità sociali, e solo dopo la fine dei lavori della commissione nominata ad inizio maggio si potrà completare l’iter di accreditamento per l’assistenza domiciliare, mentre per la terza linea di intervento si potrà andare avanti solo a seguito di convocazione da parte dell’Asp per la definizione in sede di Unità di Valutazione Multidimensionale del progetto personalizzato (solo 1 su 12 ad oggi già definito).

Nessun accenno alla mozione dell’ultimo consiglio comunale, che quindi rimane un mero atto politico simbolico visto che l’iter era già in atto come gli organi di indirizzo politico avrebbero dovuto sapere.

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