L’Istituto Don Milani contrario all’accorpamento amministrativo chiede ad Abramo di bloccarne l’approvazione

L'istituto, che include anche le Scuole del 1° ciclo del Comune di Platania, è in regime di reggenza in quanto ha un numero di 382 alunni, con differenza molto significativa rispetto al parametro minimo di 600 alunni.

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    La comunità scolastica dell’Istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani di Lamezia Terme dichiara contrarietà per il Piano di Dimensionamento 2020/21 proposto dall’amministrazione comunale di Lamezia Terme e recepito dall’amministrazione provinciale che ora dovrà votarlo in consiglio. 

    «Di nuovo si parla di accorpamento all’Istituto Manzoni-Augruso senza tenere conto della realtà territoriale in cui opera uno degli istituti più antichi della città nè tanto meno delle motivazioni che gli organi collegiali hanno espresso in sede di deliberazione e che riguardano espressamente la richiesta “di un riequilibrio della  rete scolastica stabilizzando e consolidando tutte le istituzioni presenti sul territorio, rafforzando quelle più deboli per poter garantire solidità e sancire presidi di legalità su realtà socialmente disgregate e disomogenee.”», lamenta l’Istituto Don Milani, contestando che «a proporre questo accorpamento, considerato da tutta la comunità dell’Istituto Don Milani al limite della correttezza e del buon senso, è stata una terna commissariale che, prima di uscire dal proprio mandato, poco ha tenuto conto di un territorio, il centro storico di Lamezia, che ha bisogno di avere un’ istituzione scolastica forte ed autonoma, non di essere un’appendice di un istituto che gravita sulla parte ovest della città». 

    La scuola si appella ad Abramo per “congelare” la decisione ed attendere la nuova amministrazione comunale, non spiegando però che tale scelta arriva poiché l’Istituto Comprensivo “Don Milani”, che include anche le Scuole del 1° ciclo del Comune di Platania, è in regime di reggenza in quanto ha un numero di 382 alunni, con differenza molto significativa rispetto al parametro minimo di 600 alunni.

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