La dirigenza della Don Milani esulta per il mancato accorpamento alla Manzoni, per come invece deliberato dalla terna commissariale

Sarà per quest’anno mantenuto a reggenza in quanto rappresenta «un presidio di legalità e un punto di riferimento culturale e sociale in un quartiere storico, San Teodoro, dove la scuola si è sostituita spesso allo Stato e alle Istituzioni»

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    Se sarà per quest’anno mantenuto a reggenza in quanto rappresenta «un presidio di legalità e un punto di riferimento culturale e sociale in un quartiere storico, San Teodoro, dove la scuola si è sostituita spesso allo Stato e alle Istituzioni», come si evince dalle relazioni, agli atti, dell’Istituto Comprensivo che il Consiglio provinciale ha ritenuto di condividere, la dirigenza della Don Milani esulta per il mancato accorpamento alla Manzoni, per come invece deliberato dalla terna commissariale. 
    Il Dirigente Scolastico Francesco Vinci e il suo staff, la Presidente del Consiglio di Istituto, Annita Vitale, hanno subito intrapreso il dialogo con la Provincia ritenendo «importante far comprendere al proprio interlocutore le peculiarità della propria scuola e del contesto in cui è inserita che comprende anche una territorialità montana nel Comune di Platania, soggetta a naturale calo demografico come tanti altri paesi del comprensorio. C’è stata da subito – dice il Dirigente – un’apertura all’ascolto e alla collaborazione da parte del Presidente Abramo e del vicepresidente Antonio Montuoro che ha presieduto il Consiglio per il dimensionamento scolastico e   che ha colto il ruolo che la scuola svolge quale presidio di legalità e dello Stato e di rappresentanza delle istituzioni nel centro storico e come polo culturale e sociale nella città di Lamezia.   In particolare, ci ha colpiti la volontà di voler risolvere i problemi nel miglior modo possibile soprattutto nel riconoscere il lavoro che l’Istituto Don Milani  ha sempre svolto e continua a svolgere per quanto riguarda la sua “mission” di accoglienza e inclusione e per la sua Offerta formativa che ha sempre rappresentato  un fiore all’occhiello nel territorio applicando una didattica altamente coinvolgente, innovativa, aderente alla realtà e pedagogicamente eccellente con risultati sugli allievi riconosciuti negli anni». 
    «A tal proposito – continua il Dirigente – proprio in questi giorni l’Istituto  ha organizzato un corso di formazione per i docenti sulla “Metodologia e l’applicazione della  didattica milaniana” con un allievo di Don Milani, Edoardo Martinelli, e in collaborazione con l’Università della Calabria interessata alle modalità di “fare scuola, di proporre modelli alternativi al nozionismo ma più aderenti al contesto, mantenendo la motivazione all’apprendere e la vivacità dei ragazzi di oggi, dando loro gli strumenti , “la cassetta degli attrezzi “ e cioè un metodo di studio per affrontare le sfide del futuro».  

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