L’opera di cambiamento della gestione del servizio di raccolta dei rifiuti passa anche dalle scuole con Greenopoli

Da lunedì partirà una serie di incontri che, in 20 giornate scolastiche fino al 21 febbraio, coinvolgeranno tutti gli istituti comprensivi del territorio tramite un approccio tra il giocoso ed educativo parlando di condivisione e sostenibilità nella gestione rifiuti usando personaggi di una storia.

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    L’opera di cambiamento della gestione del servizio di raccolta dei rifiuti passa anche dalle scuole. Conferenza stampa di presentazione questo pomeriggio nella Sala Napolitano del progetto di educazione ambientale “Greenopoli”, organizzato dalla società Naturalmente s.r.l. con il sostegno dell’amministrazione comunale ed in sinergia con gli istituti scolastici della città, con un costo per il Comune di 12.810 euro con affidamento ad ottobre.
    Da lunedì partirà una serie di incontri che, in 20 giornate scolastiche fino al 21 febbraio, coinvolgeranno tutti gli istituti comprensivi del territorio tramite un approccio tra il giocoso ed educativo parlando di condivisione e sostenibilità nella gestione rifiuti usando personaggi di una storia.
    Per le scuole superiori si cercherà invece di creare in un secondo momento un coordinamento tra le varie associazioni ambientaliste locali per entrare nelle aule e fare un percorso diverso rispetto agli alunni più piccoli.
    Dal lato amministrativo Giorgia Gargano, assessore alla pubblica istruzione, auspica che si crei «un contesto ed un’azione educativa verso il tema ambientale» ricordando che «usciamo da un ciclico problema di emergenza di rifiuti, che in parte ci ha anche abituato ad un senso di brutto e degrado. Per tale motivo vanno dati alle nuove generazioni gli strumenti adeguati».
    Francesco Dattilo, in quanto titolare delle deleghe ambiente e decoro urbano e verde pubblico nella giunta Mascaro, rimarca come «la battaglia in tema rifiuti abbraccia sia gli ingombranti, che possono essere conferiti nell’isola ecologica, ma anche quelli più piccoli che riguardano la differenziata porta a porta che presto abbraccerà gran parte della città. Lo sforzo culturale parte così nelle scuole del nostro territorio perché siano i più giovani a dare il buon esempio in famiglia».
    Asnora Porcaro, responsabile del settore ambiente, si sofferma su come «l’iniziativa nelle scuole rientra nel più ampio ambito dell’ampliamento della raccolta differenziata, con una percentuale del 65% da completare entro fine anno». Un traguardo rinviato di anno in anno, ma che la funzionaria spiega come ora più vicino: «oltre alle difficoltà logistiche di far partire il porta a porta nel centro città, zona più popolosa ma con spazi minori, speriamo di aver superato le problematiche sugli impianti che gestiscono gli scarti, e da ottobre ci era stato anche dimezzato il quantitativo di rifiuti che si potevano conferire. Ora con il cambio di gestore dell’impianto di San Pietro Lametino da gennaio abbiamo intrapreso un nuovo corso, con interventi di miglioramento e funzionalizzazione di tutto il processo».
    Conferma di voler imprimere un’ultima accelerazione per l’aumento della raccolta differenziata, accompagnata dal contrasto al degrado ambientale e discariche abusive, il sindaco Paolo Mascaro parlando di «una cultura della bellezza che deve contrastare quella del degrado. Per farlo puntiamo sui 5000 bambini lametini che potranno portare a casa un modo diverso di amare la propria città effettuando la giusta raccolta differenziata, ma anche il rispetto per il proprio territorio evitando anche i piccoli rifiuti come fazzoletti e sigarette. Se le sanzioni esistono, e bisogna farle rispettare, si deve lavorare anche sulla prevenzione».
    Tirata di orecchie anche a chi pubblicizza eventi culturali o partite in immobili comunale ma con manifesti sui muri, aggiungendosi così a quelli di iniziative private o dell’attuale campagna elettorale: «nella precedente amministrazione abbiamo portato avanti una battaglia alle affissioni abusive, va ripresa quella polemica del rigore».
     

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