Uscita didattica tra Rende e Cosenza per gli studenti della Borrello Fiorentino foto

Il fil rouge della giornata è stato un connubio in cui si sono ripercorse le tappe ed i sentieri della costruzione di una identità sociale

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    Si è svolta all’insegna della conoscenza delle radici remote e attuali dell’identità dei giovani calabresi l’uscita didattica che ha visto protagonisti gli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’I.C. Borrello Fiorentino.

    Il fil rouge della giornata è stato un connubio in cui si sono ripercorse le tappe ed i sentieri della costruzione di una identità sociale, come quella che ci viene quotidianamente consegnata dalla nostra contemporaneità, costantemente in bilico tra innovazione e tradizione.

    Dunque, una giornata all’insegna della scoperta e dell’autoesplorazione, della dimensione cosmopolita, ed al medesimo tempo ancestrale, dell’appartenenza globale e locale dei giovani del terzo millennio.

    Una intensa e ricca giornata in cui gli studenti del Borrello Fiorentino son passati dall’assistere, nella platea del Cinema Teatro Garden di Rende, al musical in lingua inglese, proposto dal Palketto Stage, del libero adattamento dell’opera di James Matthew Barrie, “Peter Pan”, noto e riconosciuto simulacro di un eterno ideale di giovinezza ed emblema di inesausta ricerca interiore piuttosto che rifiuto di una ineluttabile e necessaria maturità, ad una pomeridiana passeggiata attraverso i luoghi dell’arte e della cultura della città capoluogo dei bruti.

    Dopo la mattinata rendese nel pomeriggio la scolaresca ha proseguito il percorso con un tuffo nel passato artistico presso il Palazzo Arnone, imponente edificio cinquecentesco ubicato nel centro storico della città che ospita la Galleria Nazionale. Accompagnati dai docenti Carla Frustaci, Maria Antonietta Zaffina, Stefania De Fazio, Rosalba Sacco, Giulia Rocca, Anna Sciallis, Daniela Miele, Cristina Astorino, Natalia Chieffe e Anna Falvo gli alunni hanno anche partecipato ad un laboratorio ludico e multimediale sul noto pittore calabrese del Seicento Mattia Preti, per poi spostarsi nei vari spazi espositivi che documentano i momenti significativi dell’arte dal XVI al XIX secolo con opere di pittori conterranei come Pietro Negroni, Marco Cardisco e Francesco Cozza.

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