Servizi 0/6, documento condiviso sulla corretta applicazione della legge 107/2015 e il successivo DL n. 65/2017

Si è tenuto a Lamezia Terme un incontro per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia

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Si è tenuto a Lamezia Terme un incontro tra la Fism Calabria, la Confocooperative Calabria, Calabria Infanzia In Rete 0/10, Comitato Educhiamo Calabria e il Comitato Servizi Educativi 0/6 Calabria per un confronto sul documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, e sui criteri di ripartizione relativamente agli anni 2018/2019/2020 delle risorse del fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e di istruzione 0/6.

Oltre allo scambio di esperienze sulla riapertura dei servizi, si è deciso di presentare all’assessorato del welfare della Regione un documento condiviso sulla corretta applicazione della legge 107/2015 e il successivo DL n. 65/2017, che rappresenta una vera rivoluzione per i servizi 0/6.

I nidi e i servizi educativi vengono ricondotti alla sfera educativa piuttosto che al comparto assistenziale. Viene inoltre istituito il “sistema integrato di educazione e di istruzione o/6 anni” indirizzato e coordinato dal Ministero dell’Istruzione. A tale sistema viene riconosciuto un ruolo cruciale, non solo nel sostegno alla genitorialità, ma anche come strumento fondamentale nei percorsi di crescita del bambino. Tra gli obiettivi anche la riduzione delle diseguaglianze territoriali, economiche, etniche e culturali attraverso la maggiore diffusione di tali servizi e la garanzia delle pari opportunità di educazione e di cura.

«La realizzazione di questi obiettivi rappresenta un’occasione straordinaria in quanto, emerge in tutte le statistiche che la Calabria è fanalino di coda non solo nel nostro Paese, ma a livello europeo per l’erogazione di questi servizi», sostengono le sigle riunite, «quindi non si giustificano ritardi e negligenze che si sono verificate nella precedente gestione. Pertanto, con grande responsabilità a Lamezia, dopo confronti ed approfondimenti, sui criteri di ripartizione delle tre annualità 2018,2019,2020 si tratta di una somma notevole circa 35 milioni di euro, si è redatto un documento condiviso all’unanimità. L’intesa raggiunta è indirizzata all’assessorato del Welfare affinchè le risorse vadano spese tempestivamente, ma con oculatezza per valorizzare i servizi esistenti e per meglio diffondere nel territorio nuovi servizi, non solo per andare incontro alle esigenze delle famiglie, ma anche perché si sostiene e si sviluppa l’occupazione femminile il che non guasta in considerazione dei vergognosi dati su questa materia».

Si annuncia che «la proposta è stata inviata all’assessore Gallo che ha dimostrato attenzione, riuscendo a reperire le risorse per il cofinanziamento, con l’augurio che l’intesa realizzata da chi opera da anni in questo settore con professionalità e rigore possa avere la giusta accoglienza anche dall’Anci, che è stato adeguatamente sensibilizzato».

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