Primo giorno di scuola con gli auguri da parte della presidente Santelli e del sindaco Mascaro

Non si nascondono alcune difficoltà logistiche, ma anche l'impegno del personale scolastico, studenti e docenti per essere pronti

Primo giorno di scuola oggi in Calabria, ed anche a Lamezia Terme, con gli auguri da parte della presidente Santelli e del sindaco Mascaro.

Primo ingresso anomalo sia per le nuove norme da rispettare nella pandemia da Coronavirus, sia per la campanella di inizio anno scolastico che suona di giovedì.

La governatrice ammette che «l’emozione è tanta, si torna dopo sei mesi, da quel marzo che sembra lontanissimo e nessuno di noi sapeva come, se e quando, si sarebbe potuti tornare alla normalità e a sedere tra i banchi. Chiudere le scuole prima del tempo, lo si fa solo in tempi di guerra o di grave cataclisma. E nella vostra vita, care e cari ragazzi, è quello che è successo: un cataclisma, un ribaltamento totale delle abitudini, delle sicurezze e del conforto della normalità. Niente corse di fretta al mattino per essere in orario, niente sguardi complici prima di entrare o all’uscita di scuola, niente partite a calcetto nell’ora di ginnastica».

La Santelli evidenzia che «oggi finalmente ritornate a occupare i vostri spazi vitali, tornano il tempo e lo spazio della scuola: il luogo in cui si orientano e si incrociano stili, culture, società, attraverso cui le nuove generazioni socializzano con le ipotesi di un futuro possibile. Un luogo in cui accadono trasformazioni fertili, nel quale anche i più piccoli apprendono pratiche in grado di incidere sulla realtà sociale e sulle sue diseguaglianze, è lì che si creano coscienze critiche e cittadini competenti. Tutto il mondo che vive di scuola e nella scuola sta offrendo il meglio di sé per arrivare, oggi, a riaprire i cancelli in presenza e in sicurezza: dirigenti, docenti e tutto il personale tecnico e amministrativo insieme, e senza sosta, ha lavorato per arrivare a questo primo giorno che quasi 300mila studenti calabresi attendevano con gioia».

Non si nasconde come «resistono ancora alcuni problemi logistici e strutturali, ma sono certa che la creatività degli studenti, supportata dalla competenza dei docenti, aiuterà a superare ogni problema, perchè la scuola calabrese ha grandi eccellenze. Noi, intanto, restiamo impegnati a innovare la tecnologia potenziando laboratori per i sistemi di videoconferenza, con didattiche inclusive e aprendo ad una Comunità educante che si apra al territorio con suggestioni provenienti dal mondo delle arti, della musica e dello spettacolo e anche dalle botteghe che sono pagine di storia vivente».

Il primo cittadino lametino nel proprio messaggio scrive che «il suono della campanella questa mattina ha dato ufficialmente il via al nuovo anno scolastico ed ha inoltre scandito gli attimi di una grande ripartenza umana e sociale. Dopo mesi di incommensurabile sofferenza, questo inizio segna il vero grande momento di uscita da quel triste e angusto lockdown che ha profondamente segnato la nostra vita».

Agli studenti, docenti, personale scolastico, Mascaro manifesta «accorato affetto e speranzosa vicinanza, condividendo tutte le difficoltà che ancora, purtroppo, non ci consentono di vivere liberamente la gioia che ogni anno ha accompagnato il primo giorno di scuola. Vi invito, però, a non soffermare il Vostro sguardo sulla mascherina, che inevitabilmente in tanti momenti copre il sorriso dei Vostri compagni, ma utilizzatelo quale strumento di comunicazione di ciò che prova il Vostro cuore e la Vostra mente».

Secondo il sindaco «la cultura è gioia e la scuola non può che esserne perfetta cornice all’interno della quale ognuno di Voi può diventare protagonista indiscusso della vita attraverso passione ed impegno. Vi esorto a non lasciare che la paura sia padrona del Vostro tempo ma lasciatevi rapire dall’entusiasmo della amichevole condivisione della prima e più importante esperienza di vita rappresentata proprio dall’apprendimento didattico. Oggi un’intera città gioisce perché finalmente Voi giovani, dopo mesi di doloroso isolamento, riacquistate la speranza del futuro che solo conoscenza e approfondimento possono proiettare nella realtà».