Inaugurato il nuovo polo scolastico a San Mango D’Aquino, rinnovato dopo oltre un anno di lavoro foto

Scoperta una gigantografia con l’immagine di Rita Monaco, insegnante scomparsa prematuramente

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Inaugurato il nuovo polo scolastico a San Mango D’Aquino, terminato dopo oltre un anno di lavoro. E’ stato speso quasi un milione di euro per ridefinire l’impianto di riscaldamento e dell’acqua che, adesso, saranno alimentati con energia fotovoltaica. Sostituiti anche gli infissi, diversi bagni e si è proceduto, inoltre, alla pitturazione delle aule e della facciata esterna. Numerosi interventi sono stati destinati all’adeguamento sismico con l’utilizzo di moderne tecniche di rafforzamento dell’edificio.

Soddisfatto il sindaco Luca Marrelli: «la nuova scuola è un fiore all’occhiello dell’amministrazione comunale. Un patrimonio strutturale che garantisce adeguatamente tutte le attività didattiche in ambienti sicuri ed all’avanguardia. Il migliore investimento per la nostra comunità che guarda al mondo dell’istruzione con attenzione e rispetto». Fa eco il vicesindaco Franco Trunzo: «è stato un lavoro duro, una corsa contro il tempo ma ce l’abbiamo fatta a consegnare l’edificio nei tempi previsti. San Mango ha un polo scolastico all’avanguardia».

La mattinata è iniziata con il taglio del nastro alla presenza di Camillo Falvo, Procuratore Capo di Vibo Valentia, Filippo Mancuso, consigliere regionale, Antonio Montuoro, vicepresidente della Provincia di Catanzaro, Paolo Mascaro, sindaco di Lamezia Terme, Francesco Calabria, dirigente scolastico e Leopoldo Chieffallo, per trent’anni primo cittadino del piccolo centro dell’entroterra lametino. Presenti anche i sindaci del comprensorio, oltre alle autorità civili e religiose del lametino.

Il taglio del nastro, accompagnato dalle note dell’inno nazionale di Mameli, ha preceduto quello che è stato l’altro momento significativo dell’evento: la scopertura di una gigantografia con l’immagine di Rita Monaco, insegnante sanmanghese scomparsa, prematuramente, pochi mesi fa ed alla quale l’intera comunità ha voluto tributare «un omaggio sentito e sincero», come ha sottolineato Luca Marrelli: «Rita ha dedicato tutta la sua vita alla famiglia ed alla scuola, deve continuare ad essere un esempio per tutti noi».

Parole condivise da Pierangelo Sorrentino, magistrato del Tar di Catania e nipote di Rita Monaco: «considerava i ragazzi di scuola come la sua famiglia. Ha lasciato un segno importante in tutti noi». Applaudito l’intervento di Camillo Falvo: «la legalità a vissuta. Solo un territorio che rispetta le regole ha futuro. Il baluardo non sono solo le caserme, ancora prima lo sono le comunità e la scuola». Ed ancora: «la cultura è un antidoto contro la criminalità organizzata che passa attraverso la capacità di denunciare il malaffare. Quando evitiamo di denunciare quello che non va perdiamo un po’ della nostra libertà».

Poi Paolo Mascaro: «sconfiggiamo i parolai della politica. Bisogna avere la forza della rivoluzione. Diciamo ai giovani che cultura vuol dire libertà». Quindi Montuoro: «ai ragazzi chiediamo di guardare con fiducia al loro futuro, alla politica tocca essere all’altezza del proprio compito come è stato fatto in questa occasione». Leopoldo Chieffallo ha ricordato Rita Monaco: «il ricordo non è un puro esercizio della memoria. Ricordare significa fermarsi a riflettere sul valore degli insegnamenti che ci vengono da tutti quelli che hanno lasciato il segno».

Il saluto finale è toccato a Mancuso: «per pensare al nostro futuro, dobbiamo cambiare radicalmente il nostro modo di pensare. Dobbiamo crescere culturalmente per affrontare le sfide che abbiamo davanti». Duro il monito alla politica ed alla società civile: «abbiamo sei miliardi da spendere nei prossimi cinque anni. Vedremo se saremo all’altezza del nostro compito»

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