I “Partigiani della scuola pubblica” chiedono di attendere il 10 febbraio per l’eventuale ritorno in presenza alle superiori

Il Tar Calabria dovrà esprimere la decisione relativa nel merito

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    I “Partigiani della scuola pubblica” alla vigilia del ritorno parziale in presenza degli studenti delle superiori in aula invitano a rinviare tale modalità a dopo il 10 febbraio «alla luce del numero dei decessi e soprattutto alla luce della mancanza dei dati reali dell’incidenza dei contagi da covid 19 provenienti dalle scuole», denotando che la recente ordinanza del Presidente facente funzioni della Calabria, Nino Spirlì, «invita i presidi a consentire, alle famiglie che ne facciano richiesta, di preservare i figli a casa in Dad».

    Si ricorda che «con decreto del Tar Calabria dell’ 8 gennaio 2021, a firma del Presidente Giancarlo Pennetti, per quanto riguarda le superiori, si riconosce il rischio dell’impatto che la circolazione degli studenti delle secondarie di secondo grado potrebbe avere sulla curva epidemiologica, tenuto conto anche delle indicazioni in tal senso del governo nazionale, che infatti limita la ripresa delle attività didattiche, in presenza nella misura del 50%. Inoltre i giudici ritengono minori le ripercussioni sul diritto all’istruzione per chi frequenta le superiori, in virtù del maggior grado di consapevolezza e attitudine all’uso delle tecnologie impiegate nella didattica a distanza, appannaggio degli studenti frequentanti l’istituto in questione».

    Si sottolinea anche che «tutti i Tar investiti della decisione abbiano annullato le ordinanze regionali che disponevano la chiusura delle scuole, il Tar Calabria per quanto riguarda le scuole superiori ha rimandato al 10 febbraio la decisione relativa nel merito. Riteniamo pertanto opportuno attendere questa data come decisiva e prudenziale, circa l’opportunità di rientrare o meno in presenza».

    Il tutto però in 24 ore.

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