La crescita dei casi attivi lametini per il comitato composto da alcuni genitori è imputabile alle scuole

Si riepilogano i dati dell'aumento, ma si ammette di non avere report sull'incidenza in auto dei contagi

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La crescita dei casi attivi lametini per il comitato composto da alcuni genitori è imputabile alle scuole, anche se gli stessi non hanno contezza di quanti di questi siano studenti o abbiano contratto il coronavirus in aula, mentre con la zona rosa per disposizioni nazionali la didattica in presenza dovrà essere garantita fino alla prima media.

Nello specifico il comitato “Scuole e Sicurezza” ormai fuso e parte integrante di ideaScuola Comitato Nazionale Calabria – Sicurezza e Innovazione – lamenta che «5 settimane ci dicono: prima settimana 28 casi; seconda 51; terza 89; quarta 117; quinta 109, per un totale di 394 nuovi casi. Analizzando graficamente i dati, a nostro avviso, Lamezia rappresenta un chiaro esempio di stretta correlazione di contagi avvenuti nell’occasione delle aperture delle scuole».

Analizzando i casi con cadenza mensile, per il comitato «si evince che dai soli 16 casi totali al 24 settembre, si passa ai 99 di ottobre, 244 di novembre, 243 di dicembre, 289 di gennaio, 141 di febbraio e addirittura ai 334 di marzo più che raddoppiando il mese precedente. Ben 1426 sono i nuovi contagi e 470 attualmente positivi dall’apertura delle scuole ad oggi. Si pensi inoltre che il primo picco lo si è avuto il 23 novembre con 253 positivi, il 17 gennaio con “320” ed oggi siamo in piena terza ondata con 470 attualmente positivi».

Attualmente positivi lametini a marzo passati da un minimo di 208 il 3, al massimo di 408 del 26

Di mezzo c’è stata anche la zona gialla con la riapertura dei locali e poi arancione, gli assembramenti legati alle feste, ma per i genitori i focolai sono nelle scuole, anche se la terna commissariale non ha mai chiuso nessun istituto per 15 giorni ed ogni singolo dirigente ha riscontrato solo casi isolati.

Si chiedono così «immediata revisione del protocollo di sicurezza e, in attesa, concessione della Did su richiesta per evitare l’allontanamento dal mondo scolastico di tutte quelle famiglie determinate a mantenere i figli a casa nelle ultime settimane scolastiche restanti», che sarebbe però di competenza statale, «accelerazione delle vaccinazioni al personale scolastico e dotazione delle mascherine FFP2» in ambito regionale e locale, «pubblicazione dei dati riferiti ai contagi nelle scuole» che compete Asp di Catanzaro e Comune, «scuola all’aperto, laddove possibile, anche con urgenti interventi per la realizzazione degli spazi utili» che rientra tra gli ambiti di scelta dei singoli istituti.

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