Il Polo Tecnologico di Lamezia Terme questa mattina si è collegato con la Stazione di ricerca Scientifica in Antartide, Concordia.

Il Progetto "AUSDA - Adotta una scuola dall'Antartide", è una iniziativa di divulgazione scientifica dal PNRA Piano Nazionale di Ricerche in Antartide

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Il Polo Tecnologico di Lamezia Terme questa mattina si è collegato con la Stazione di ricerca Scientifica in Antartide, Concordia.

Il Progetto “AUSDA – Adotta una scuola dall’Antartide”, è una iniziativa di divulgazione scientifica dal PNRA Piano Nazionale di Ricerche in Antartide. Proposto dall’’Unità Tecnica Antartide dell’ENEA è dedicato alle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado, che prevede l’erogazione di un seminario, tenuto da esperti ENEA, e la possibilità di collegarsi in videoconferenza con la stazione in Antartide.

Dal Polo Tecnologico, Giuseppe Pugliano ha prima illustrato agli alunni, collegati in DAD, il progetto, poi, alle 11, con la collaborazione di Roberto Bennardo che ha gestito la parte tecnica della videoconferenza mediante piattaforma Zoom, ha avviato il collegamento.

Da base Concordia, in Antartide, hanno relazionato e risposte ad una decina di domande degli alunni delle prime classi del Polo Tecnologico:

  • Rodolfo Canestrari Station Leader della Campagna invernale. Ricercatore dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica dell’INAF (l’Istituto Nazionale di Astrofisica). Nella Stazione concordia svolge funzioni di Fisico dell’Atmosfera e segue i progetti di meteorologia, climatologia, fisica e chimica dell’atmosfera.
  • David Tosolini, ICT/Radio Manager per la campagna invernale che mantiene in funzione in funzione tutti gli apparati informatici e di comunicazione della base.
  • Fabio Borgognoni, Ricercatore presso l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), si occupa dello studio di materiali per la fusione nucleare ed i beni culturali tramite l’acceleratore di elettroni e raggi X. A Concordia svolge la funzione di glaciologo.
  • Nicholas (Nick) Smith, Scozzese, medico, ricercatore dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) che organizza, implementa e gestisce le ricerche su come le condizioni ambientali estreme influiscono sugli aspetti biologici, psicologici e sociologici, come per gli astronauti dei futuri viaggi sulla Luna e su Marte;
  • Giusi Canestrelli, Responsabile della Unità Semplice Dipartimentale di Cardioanestesia e Terapia Intensiva della AOU di Sassari. Ho già partecipato a varie missioni in ambienti di guerra e qui in Antartide svolgo il ruolo del Medico della Stazione italo francese Concordia.
  • Marco Buttu, che lavora per l’Istituto Nazionale di Astrofisica, Osservatorio Astronomico di Cagliari, responsabile dello sviluppo del software di controllo dei radio telescopi di Medicina, Noto, e del Sardinia Radio Telescope, a Concordia responsabile di vari progetti di ricerca, in particolare, astronomia, sismologia e geomagnetismo.

Gli “Invernauti” di Concordia, oltre a rispondere e relazionare in merito alla loro attività scientifica, hanno raccontato, anche, di alcune “avventure” capitate, che hanno interessato e incuriosito gli alunni collegati.

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