“L’uomo non va mai considerato come un oggetto, ogni uomo vale per quello che è”

Martedì visita del vescovo Schillaci al liceo scientifico

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Alla richiesta, da parte del Dirigente scolastico Teresa Goffredo, di incontrare gli alunni del Liceo Galilei, ha risposto con la sua presenza il Vescovo Schillaci che, nella giornata di martedì, ha interloquito con gli alunni di tutto l’Istituto, alcune classi disposte nell’aula magna, altre collegate dalle proprie aule.

“Monsignor Schillaci – riporta il Dirigente – rappresenta ormai per tutta la comunità scolastica, che mi pregio di dirigere, un saldo riferimento, proprio per gli importanti messaggi che riesce a trasmettere sia a noi adulti sia, soprattutto, ai giovani studenti, che ritengo vadano quotidianamente guidati e indirizzati verso quelle scelte giuste che decidono poi il loro futuro”.

Presa la parola, dopo i saluti del Dirigente e della docente Luciano, insegnante di Religione, il Vescovo manifesta agli studenti una particolare gioia nel poter incontrare e offrire il suo messaggio di persona, dopo il triste periodo che ha visto le scuole chiuse, che, in quanto tali, hanno trasmesso una immensa tristezza.

Rivolgendosi ad un uditorio attento e catturato dalle sue parole, rimarca l’ importanza di ognuno, “ciascuno è un capolavoro, un avvenimento straordinario” e, ricordando un’ espressione del filosofo Kant, da lui studiato e particolarmente amato, rimarca che “l’uomo non va mai considerato come un oggetto, ogni uomo vale per quello che è, non per quello che ha”.

La sua speranza, il suo augurio è che, crescendo, tutti gli studenti possano fare qualcosa di meraviglioso per la loro terra. Ciascuno scopra in se stesso quello che di bello ha, ciascuno scopra la bellezza di essere un avvenimento straordinario, che si costruisce non chiudendosi in se stesso, ma vivendo una esistenza capace di apertura. Lo studio che gli studenti svolgono quotidianamente, con il prezioso supporto dei loro docenti, porta ad aprire la mente. Ma il cuore di ognuno deve coltivare sentimenti di cordialità, benevolenza e facendo riferimento al triste episodio accaduto dinanzi alla Cattedrale, invita i giovani a coltivare altra mentalità, altri comportamenti che la Scuola, luogo di formazione, offre loro. Ma bisogna camminare insieme, bisogna fare cordata, bisogna sostenersi a vicenda in una società che , a volte, invia messaggi in altra direzione

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