Al Liceo “Tommaso Campanella” si celebra la Giornata Nazionale della Psicologia foto

“Sta emergendo infatti - sottolinea la Dirigente Mustari - la preferenza alla solitudine rispetto all’incontro con l’altro"

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“Aiutare la psiche per aiutare la vita”, il tema scelto dal Consiglio Nazionale ordine Psicologi che il Liceo “Campanella”, corrispondendo alla naturale vocazione dell’indirizzo di Scienze Umane, non poteva ignorare. Numerose le iniziative intraprese volte a sensibilizzare gli studenti verso tematiche che, in questo particolare momento, sono centrali e impregnano il nostro vivere quotidiano.

Costruire “una nuova normalità” significa assumere la consapevolezza del tempo vissuto: le limitazioni della libertà determinate dall’emergenza pandemica ha indubbiamente creato disagi anche esistenziali ai quali, una didattica attenta e sensibile, può porre rimedi. Il mondo della scuola, in questo momento in trincea, ha il compito di favorire processi di acquisizione di consapevolezza e attività di promozione della salute e del benessere di ogni individuo. I continui atti di bullismo, l’aggressività di cui i giornali parlano, sono le punte estreme di una emergenza esistenziale, conseguenza di un lock down che ha disabituato ad una normale socialità fatta di relazioni serene, di confronto, di crescita armoniosa della persona.

I Dipartimenti di Scienze umane e di Religione del “Campanella” convinti che la centralità del diritto alla salute non può prescindere dalla consapevolezza dell’importanza della salute psicologica, hanno attivato laboratori, incontri con esperti, il cui filo conduttore è stato quello di dar voce al mondo interiore che anima e “muove” i nostri giovani alcuni dei quali vivono l’angoscia legata alla “riapertura” e tendono verso regressive forme di isolamento.

“Sta emergendo infatti – sottolinea la Dirigente Mustari – la preferenza alla solitudine rispetto all’incontro con l’altro; quella che è stata definita la “fobia” della vita; è necessario che la scuola intervenga, sottolinei l’importanza dei sentimenti, il valore terapeutico del “legame” che rappresenta l’unico vaccino contro l’isolamento. Ripartire, ri-educare rileggendo il passato, per migliorare la storia personale ed elaborare nuove avvii ”.

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