Laboratori di comunicazione non violenta promossi nell’Istituto Comprensivo Statale di Maida domani e mercoledì

Lo svolgimento del laboratorio sarà curato dalla psicologa Martina Perazzone, dell'associazione Senza Nodi.

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La comunicazione non violenta come passo fondamentale nell’educazione, nella formazione e nella crescita. A tal proposito, il 22 e il 24 novembre, a partire dalle 9.30, nelle scuole di Maida e San Pietro a Maida, si terranno i laboratori di comunicazione non violenta promossi dal CDA Calabria ODV e dall’Istituto Comprensivo Statale di Maida.

“Le parole cambiano la realtà, cioè il nostro modo di stare con gli altri. Parlare é un atto di identità, perchè le parole che usiamo dicono chi siamo” è il concetto cardine delle due manifestazioni, moderate da Graziella Catozza, presidente del Cda Calabria Odv rete regionali sportelli di ascolto antiviolenza e fragilità, e che vedranno la partecipazione di Giuseppe De Vita, Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale di Maida, dei docenti, della referente per il bullismo e il cyberbullismo la professoressa Graziella Ferrise e delle istituzioni.

Lo svolgimento del laboratorio sarà curato dalla psicologa Martina Perazzone, dell’associazione Senza Nodi. Quest’ultima molto attiva sul territorio, anche su tematiche sociali che riguardano infanzia e adolescenza e che per l’occasione presenta la fiaba “Parole come pesci” scritta da Sina Mazzei.

Le due giornate faranno da cornice all’avvio degli sportelli d’ascolto dedicati a scuola, benessere e famiglia, e life promossi da Cda Calabria Odv, presieduta da Graziella Catozza, che spiega: “Gli sportelli nascono per la giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. In questa giornata ho scelto l’art. 12 della Convenzione ONU, perché ascoltare un bambino è un dovere degli adulti e un diritto delle persone di minore età poter esprime, sempre, la propria opinione quando si assumo decisioni che le riguardano. Un bambino è pienamente in grado di poter dire ciò che prova, vive, di cui ha bisogno, sta agli adulti garantirgli relazioni capaci di favorire il suo ascolto. Senza ascolto non può esserci rispetto e piena tutela!”

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