“A scuola con… Filosofia – Dai Maneskin a Zerocalcare e oltre…” chiude “Fiorentino d’autore”

Una carrellata di spunti di riflessione che mossi ora da Platone, così come da Pascal, o persino da Pasolini o Dostoevskij, Heidegger o Sartre

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Si chiude l’attività del contenitore culturale “Fiorentino d’autore” per l’anno scolastico 2022-23 presso il Liceo Classico-Artistico “Fiorentino” di Lamezia Terme, attraverso l’incontro del 9 giugno con Massimo Iiritano, saggista, docente, Presidente dell’Associazione Culturale Amica Sofia, che presenta “A scuola con… Filosofia – Dai Maneskin a Zerocalcare e oltre…” (ed. Jouvence).

Intervenuta la scolaresca presente sino al penultimo giorno di scuola, per confrontarsi sui temi della relazione educativa tra docenti e discenti, sulla necessità dell’entusiasmo nella “missione” di docente, sulla condizione fragile e giustamente criptica degli adolescenti, sul valore intrinseco che ogni individuo porta con sé, sul concetto di fiducia come “salto nel buio”, sulla dimensione sacra dell’ascolto, sulla paralisi quasi kierkegaardiana della scelta, sulla fame di riconoscimento della propria identità. Una carrellata di spunti di riflessione che mossi ora da Platone, così come da Pascal, o persino da Pasolini o Dostoevskij, Heidegger o Sartre, hanno ammaliato i presenti, tra docenti e alunni: una lezione di profonda umiltà manifestata da Iiritano che non usa definirsi “filosofo” fino a quando qualcuno non sia pronto a farlo, confrontandosi. Un atteggiamento il suo, sempre teso nello sforzo di “essere nella Filosofia” di strade non battute, piuttosto che nel sentirsi depositario di una qualche forma di verità.

Come evidenzia Elisabetta Minervini, moderatrice dell’incontro, reso possibile anche grazie alla preziosa collaborazione di Antonella Rotundo, “A scuola con… Filosofia” si presenta come un invito, come un timido ingresso in punta di piedi nelle esistenze e nella consapevolezza del lettore, che via via scopre la sua portata paradossalmente educata e rivoluzionaria al tempo stesso e basti pensare alla forza dirompente e trasgressiva dei Maneskin o all’introspettiva e contemporanea fumettistica di Zerocalcare, che vengono proposti al suo interno.

Iiritano riporta, dunque, l’appassionato e sincero racconto dell’esperienza di docente che con “cura”, sfida quasi le decisioni ministeriali di relegare la Filosofia nel triennio dei licei e porta mano nella mano la Filosofia in contesti nei quali non è previsto che ci sia: dagli istituti tecnici, al biennio dei licei, dalle scuole medie a quelle elementari. In un simile approccio naturalmente la Filosofia è intesa come attitudine naturale dell’uomo, piuttosto che come disciplina scolastica già “griffata”. Ecco allora che durante la presentazione si sono alternate le appassionate “perle di saggezza”, gli “incommensurabili tesori”, come amabilmente li definisce Iiritano, custoditi in ogni studente incontrato nel suo percorso di docente e di curatore del Progetto La Biga Alata, ma anche nei presenti allievi, tanto interessati dal livello della discussione che ci auguriamo serbino in sé l’esempio di come, il puro esercizio del pensiero possa diventare veicolo di apertura, incontro e confronto anche generazionale.

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