Duecento studenti lametini al Teatro Costabile per “Il silenzio dei vivi” di Giovanni Carpanzano

Incontro nell’ambito di un’iniziativa per le scuole cittadine promossa dall’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica “Antonio Saffioti”

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Duecento studenti lametini hanno partecipato allo spettacolo “Il silenzio vivi”, ideato e realizzato dall’associazione culturale “Gesto e parola” del regista Giovanni Carpanzano, nell’ambito di un’iniziativa per le scuole cittadine promossa dall’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica “Antonio Saffioti” al teatro “Costabile”.

L’iniziativa si è svolta grazie al supporto fondamentale della commissione pari opportunità presieduta da Annalisa Spinelli, e ha visto inoltre il supporto della Lamezia Multiservizi e della Music Art Service di Tonino Sirianni.

I tanti volti e i tanti spaccati dell’Olocausto, la pagina più nera della storia del XX secolo, le “shoah” su cui per troppo si è fatto silenzio e gli olocausti di oggi, dall’Africa all’America Latina fino a pochi chilometri dal cuore dell’Europa. Questo il messaggio che, nel succedersi delle diverse scene, gli studenti hanno potuto cogliere da un’opera che racconta la tragedia della Shoah con un suo taglio peculiare, mostrando con realismo quanto la follia nazifascista abbia sconvolto la vita di milioni di persone nell’intimità, soppresso la dignità prima ancora della vita stessa, concretizzandosi in una fredda e burocratica macchina dello sterminio che ha distrutto le vite di milioni di ebrei, zingari, testimoni di Geova, omosessuali e altre minoranze. Rompere il silenzio e l’indifferenza attraverso un percorso che, con il linguaggio del teatro, forma lo sguardo dei giovani sul presente, che trova il suo epilogo nel monologo finale dello spettacolo, tratto dal racconto di Elisa Springer: “bisogna sollevare quel manto di indifferenza che copre il dolore dei martiri! È un dovere verso i milioni di ebrei ‘passati per il camino’, gli zingari, figli di mille patrie e di nessuna, i Testimoni di Geova, gli omosessuali e verso i mille e mille fiori violentati, calpestati e immolati al vento dell’assurdo; è un dovere verso tutte quelle stelle dell’universo che il male del mondo ha voluto spegnere”

Un incontro, quello tra le nuove generazioni e un tema così complesso, favorito da un cast giovanile, coordinato da Giovanni Carpanzano, composto dagli attori Anna Broccardo, Gianluca Galati, Claudio Olivadese, Giampaolo Negro, Maria Maddalena Ascione, Vincenzo Lazzaro, Antonio Vono, Mia Talarico e gli allievi registi della scuola di regia dell’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro del primo e secondo anno. Soddisfazione da parte di Giovanni Carpanzano che ha ringraziato “l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica per aver promosso un momento formativo per tanti studenti, un momento importante anche per me: è stato bello ritornare a Lamezia, città che ha sempre risposto con entusiasmo alle proposte teatrali, in particolare sul fronte del teatro contemporaneo. Per noi è importante stare tra gli studenti perché crediamo nella funzione del teatro di formare le coscienze delle nuove generazioni al rispetto degli altri, a ragionare con la propria testa, a stimolare l’elaborazione di opinioni personali e non indottrinate”.

Ad accogliere gli studenti a nome dell’Osservatorio, la vicepresidente Michela Cimmino che ha ringraziato Giovanni Carpanzano, le scuole partecipanti, i dirigenti e i docenti con i quali “da oltre un anno e mezzo abbiamo avviato un percorso di ascolto e condivisione che dura 365 giorni all’anno. Il mondo della scuola lametina sa che in noi trova sempre le porte spalancate all’ascolto, al confronto, alla possibilità di lavorare insieme per le nuove generazioni”. Plauso all’attività dell’Osservatorio da parte del sindaco Paolo Mascaro e dell’assessore Luisa Vaccaro.

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