La rete civica contro le discariche annuncia 1000 firme in due giorni e l’appoggio di consiglieri comunali non dichiarati

Chiedendo al sindaco di opporsi a qualcosa previsto già da settembre nell'ordinanza regionale seguita ora dalla Santelli

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Mentre la Regione prosegue sotto la gestione Santelli con quanto previsto dal piano rifiuti della gestione Oliverio, è partita la raccolta firme per chiedere una petizione popolare contro le nuove discariche.

La rete civica di varie sigle nata a riguarda dichiara di aver avuto 1000 cittadini presso i 2 banchetti allestiti ieri sera su corso Numistrano e questa mattina in piazza 5 Dicembre, presso gli esercizi pubblici nei quali si può firmare e nelle tante attività porta a porta messe su dalle organizzazioni e dai cittadini aderenti a Rete Civica.

Senza spiegare chi, si annuncia che «a sottoscrivere e/o a promuovere la petizione ci siano anche consiglieri comunali di maggioranza e ambienti sociali e professionali che nelle recente elezioni amministrative furono un valido supporto e portarono alla vittoria la colazione civica di Mascaro», chiedendo al sindaco di opporsi a qualcosa previsto già da settembre nell’ordinanza regionale seguita ora dalla Santelli.

«Prenda esempio Paolo Mascaro dal suo omologo di Castrovillari che nelle sue stesse identiche condizioni ha detto un chiaro e definitivo no alla volontà regionale di costruire una discarica a ridosso dei vigneti doc della sua terra, e scenda come lui in piazza, bardato di fascia tricolore e a fianco dei suoi concittadini, per dire no all’ordinanza della Santelli», sostiene la rete civica, a dimostrazione che quindi non solo il lametino è sede di nuove discariche sebbene si lamenti che «il fatto che la nuova, come le vecchie discariche che per giunta si vogliono ulteriormente riempire, sono su un’area bagnata dal torrente Sant’Ippolito e dal fiume Amato e riserva idrica per la città. C’è la eccessiva vicinanza del sito all’aeroporto che, a norma di codice della navigazione, ne impedisce la realizzazione e che ha già provocato in passato tre incidenti aerei con atterraggi di emergenza, per fortuna senza danni alla persone, a causa degli stormi di gabbiani attirati dalle discariche e risucchiati nei motori degli aeroplani. C’è la sua vicinanza al centro commerciale Due Mari e ad importanti impianti sportivi con i rischi alla salute dei cittadini che ciò comporta. C’è soprattutto il fatto che sul tema discariche e pesi ambientali Lamezia ed il lametino hanno già abbondantemente dato e che, come dimostra l’incendio di un impianto di trattamento rifiuti sviluppatosi l’altra sera nell’area ex Sir, non si tratta di pesi scevri da rischi di gravi inquinamenti ambientali e di danni di ogni genere, in primis oncologici, alla salute dei cittadini».

Contestazioni che sorgono ora, mentre nel 2018 all’autocandidatura della terna commissariale non erano state portate avanti, nè dopo le dichiarazioni del presidente dell’Ato, Sergio Abramo, che da tempo parlava di nuovi impianti e lavori a Catanzaro e Lamezia Terme.

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