Già pronte tutte le 56 aule ed i 27 laboratori con banchi ed attrezzatura al Polo Tecnologico “Carlo Rambaldi”

Roberta Ferrari, nuovo dirigente scolastico, ha raccolto il testimone di Patrizia Costanzo

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La si vede percorrere gli ampi corridoi per capire quale sarà il percorso e l’ordine di uscita delle varie classi dell’Istituto. Si può dire che anche per lei è il primo giorno di scuola, la sua nuova scuola. E’ la professoressa Roberta Ferrari, nuovo dirigente scolastico del Polo Tecnologico “Carlo Rambaldi” di Lamezia Terme, il primo istituto, in Italia, a portare il nome del grande artista, Oscar del Cinema e padre di E.T..

Tutto intorno è un gran fermento. I tecnici del laboratorio di Topografia procedono alla manutenzione dei droni facendoli volteggiare all’interno del locale. Il drone più grande è stabilmente posizionato, invece, sulla verticale del vicino edificio, con il responsabile dell’Ufficio Tecnico della scuola a controllare che i lavori di ristrutturazione procedano con regolarità. L’attenzione di tutti è rivolta all’inizio del nuovo anno scolastico.

La precedente gestione dirigenziale, diretta da Patrizia Costanzo, ha fatto di tutto per passare il testimone nella maniera più efficiente. E’ stata lei a mettere a disposizione, in piena emergenza Covid, le stampanti 3D in dotazione al laboratorio di Costruzioni della scuola per la produzione di schermi facciali in plexiglass da destinare agli operatori sanitari dell’Ospedale. E’ stato profetico e purtroppo di estrema attualità l’incontro organizzato dal Polo Tecnologico con il Capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, Fabio Dattilo, dal titolo “La Gestione delle Emergenze: dai Terremoti al Covid-19”. Una scuola con 1300 persone tra alunni, docenti ed altro personale non può farsi trovare impreparata di fronte all’emergenza che si sta vivendo.

Già pronte tutte le 56 aule ed i 27 laboratori con banchi ed attrezzatura a prova di “rime buccali”. In quello di robotica fanno bella mostra lo scanner 3D, i 3 robot del tipo educativo programmabile e quello industriale. Intanto i quattro docenti “referenti COVID” hanno il loro bel da fare per sistemare i locali da adibire ad isolamento per alunni o altro personale con sospetto febbrile. Ma da qui al 24 settembre, giorno di apertura delle scuole, molte cose potrebbero cambiare.

«Essere incaricata in questa scuola ha rappresentato per me un traguardo desiderato; sono tornata alle mie “origini” di docente tecnico-professionale specializzata in informatica», spiega la nuova dirigente, «adesso mi aspettano grandi sfide, oltre a quella contro il Covid, la valorizzazione delle risorse umane e professionali al servizio dei nostri ragazzi».

Sono intanto iniziati i corsi di recupero per gli alunni con PAI, Piani di Apprendimento Individualizzato, che serviranno a portare gli alunni con lacune ad iniziare il nuovo anno a livello dei compagni. Sono molti i nuovi docenti, tra quelli immessi in ruolo e quelli trasferiti.

Quelli del corso di Logistica e Trasporti si riuniscono nel laboratorio dove è appena stata installata la stazione metereologica ed il simulatore di volo aereo. All’uscita qualcuno chiede loro le previsioni sul prossimo week end. Le più gettonate sono le professoresse di Microbiologia dell’Indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie che si prodigano nel mettere in ordine provette e microscopi elettronici nel mentre dispensano consigli ai colleghi timorosi e previsioni sul vaccino vincente.

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