Servizio di posta elettronica scaduto il 13 dicembre 2019, l’affidamento biennale avviene ora con data retroattiva

Secondo l'atto amministrativo l'attuale corso amministrativo guidato dal sindaco Mascaro già in partenza non aveva caselle istituzionali valide ed attive

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Il valore economico presunto dell’affidamento è di 3.600 euro, e pertanto sotto la soglia la soglia dei 40.000 euro sopra la quale non si può effettuare un affidamento diretto, ma la curiosità per il rinnovo biennale delle caselle postali elettroniche del Comune di Lamezia Terme è un’altra: il 9 ottobre, con determina pubblicata oggi, si decide di affidare un servizio scaduto il 13 dicembre dello scorso anno.

Se il dubbio di un refuso sarebbe legittimo, chiedendosi come abbiano fatto a comunicare dipendenti, assessori, consiglieri comunali senza le indicate caselle di posta istituzionale (molti degli eletti a novembre dello scorso anno sono professionisti con le proprie pec, volendo trovare una soluzione già percorsa), la stessa determina però persevera specificando «di avviare procedura negoziata per l’affidamento del servizio di posta elettronica, per la durata di due anni (dal 12.12.2019 al 12.12.2021) mediante affidamento diretto».

Secondo l’atto amministrativo, quindi, l’attuale corso amministrativo guidato dal sindaco Mascaro già in partenza non aveva caselle istituzionali valide ed attive, avendo “preso servizio” il consiglio comunale sotto Natale, ma anche gli stessi uffici si sarebbero trovati con caselle non funzionanti. Ad oggi però i problemi emersi erano per le Pec, come già testato per qualche bando ed avviso pubblico, con tutto un sistema di lavoro ancora ancorato al cartaceo invece che all’obbligo digitale, e personale che andando in pensione porta con sé conoscenze che dovrebbero invece essere condivise.

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