Rimedi naturali per l’astenia ed esami da eseguire

L’astenia è una condizione oggi purtroppo sempre più comune. Si tratta di una situazione contraddistinta da una debolezza fisica generale e persistente

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    L’astenia è una condizione oggi purtroppo sempre più comune. Si tratta di una situazione contraddistinta da una debolezza fisica generale e persistente. Non manca anche il coinvolgimento della mente, protagonista di momenti di forte spossatezza che possono compromettere fortemente le performance sul lavoro.

    L’astenia, problematica alla quale tantissime persone si approcciano utilizzando rimedi naturali – ci sono prodotti che, come Polase Plus, integratore per la stanchezza, fanno subito pensare a questo problema in quanto soluzioni usate da lungo tempo – può avere diverse cause.

    Una delle più frequenti è l’alterazione dei ritmi sonno – veglia. Anche la gravidanza, situazione circoscritta a una determinata parentesi temporale della vita della donna, può causare astenia.

    Lo stesso si può dire per alcune infezioni, per determinati tipi di tumore e per le problematiche emotive.

    Una volta individuata la causa, si può agire su quest’ultima. In attesa della remissione dei sintomi, li si può gestire, come abbiamo visto, con rimedi naturali.

    Quali sono i migliori per l’astenia? Vediamone alcuni nelle prossime righe.

    Ginseng

    Iniziamo in bellezza, parlando di una delle regine tra le piante adattogene. Da assumere solo dopo aver consultato il proprio medico curante in quanto controindicata in caso di problemi di cuore, il ginseng è una radice originaria della Cina.

    Grazie ai suoi attivi principali, conosciuti come ginsenosidi, è in grado di favorire una sensazione di piacevole aumento dell’energia fisica.

    In commercio, lo si può trovare in diverse forme. Dal caffè, sconsigliato a chi soffre di reflusso gastroesofageo – sì, anche se non contiene caffeina – fino agli integratori in capsule, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.

    A seconda delle condizioni della singola persona e di quanto indicato dal produttore – il consiglio del medico curante, ribadiamo, rimane il faro principale da seguire – il dosaggio quotidiano va dai 200 ai 400 mg.

    Psicoterapia

    In molti casi, l’astenia è legata a una condizione estremamente complessa, quasi sempre di depressione.

    La cosa giusta da fare se si ha intenzione di mantenere il focus sui rimedi naturali è rivolgersi a uno psicoterapeuta, soprattutto se si riscontrano sintomi come una visione negativa della propria persona, una visione negativa del futuro e il medesimo approccio al mondo che si ha attorno (triade cognitiva di Aaron Beck, ideatore del test conosciuto come Beck Depression Inventory).

    A seconda del parere dello specialista, il paziente può essere o meno indirizzato a uno psichiatra che, essendo medico, ha la facoltà di prescrivere farmaci.

    Rhodiola rosea

    Altra pianta adattogena, è considerata un rimedio fantastico contro l’astenia grazie alla presenza del glicoside fenolico salidroside, ingrediente presente in quantità importante negli estratti commercializzati in erboristeria o presso negozi specializzati in prodotti naturali.

    Quali esami fare?

    Una situazione di astenia, come già accennato, non deve assolutamente essere trascurata pensando che passi con il tempo. Non appena ci si rende conto di come stanno le cose, oltre a prenotare una visita con il proprio medico curante è opportuno misurare la pressione.

    Nei casi in cui è troppo bassa, infatti, si può avere a che fare con sintomi di astenia.

    Anche se siamo generalmente più abituati ad allarmarci davanti all’ipertensione, l’ipotensione merita comunque attenzione.

    Qualora la si dovesse diagnosticare, è bene capire se è di natura idiopatica – parte tutto quindi da una predisposizione individuale – o se ci sono in gioco condizioni come la disidratazione.

    In alcuni casi, la riduzione eccessiva dei valori pressori può essere dovuta a carenza salina.

    In presenza di sintomi di astenia, è opportuno procedere anche al monitoraggio dei livelli di glicemia.

    Sulla base dei risultati, si può optare, con l’aiuto del proprio medico, per l’inizio di una dieta o per l’adozione di misure atte a migliorare l’igiene del sonno (una delle più innovative è il Neurofeedback Dinamico non Lineare).

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