Coppa Calabria, tra Rocca di Neto e Vigor 1919 strascichi polemici per come la partita è andata concludendosi a 24 ore di distanza a mezzo stampa

Accuse reciproche di scorrettezze ieri per l'andata dei quarti di finale terminata sul 2-2

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    Finita ieri in pareggio per 2-2, l’andata dei quarti di finale di Coppa Calabria tra Rocca di Neto e Vigor 1919 (ritorno al “Gianni Renda” il 4 dicembre) ha strascichi polemici per come la partita è andata concludendosi a 24 ore di distanza a mezzo stampa.
    La squadra di casa accusa gli ospiti poiché «a differenza del comportamento dei tifosi giunti da Lamezia, che hanno tifato la propria squadra in modo educato e rispettoso degli avversari, i calciatori in campo si sono distinti per una grave condotta antisportiva condita, nel finale, da uno schiaffo in pieno volto dato con violenza al calciatore rocchitano, Corigliano, che cade a terra dolorante. Tanto dispiacere per quello che è accaduto al Sant’Agostino, in una giornata di mercoledì in cui il pubblico è accorso per vedere due squadre storiche nel calcio affrontarsi a viso aperto, ha dovuto assistere a questo indecente spettacolo promosso dai lametini che di rispetto negli avversari hanno avuto ben poco dal momento che i comportamenti violenti sono iniziati prima nel campo e sono proseguiti dopo il triplice fischio dell’arbitro. L’Asd Rocca di Neto si scusa per lo spettacolo a cui anche i giovani tifosi purtroppo hanno dovuto assistere, e di certo si rammarica per gli episodi accaduti in quanto questa società, col suo staff tecnico e i suoi calciatori, hanno sempre dimostrato rispetto per le persone e per questo sport fin dall’accoglienza riservata alle squadre ospitate, non si aspettava di certo di dover affrontare una squadra storica come la Vigor non con il pallone ma con gli schiaffi. Ci auguriamo che la volontà di alcuni calciatori e di alcuni dirigenti del settore possa cambiare e possa essere rivolta solo a migliorare lo sport calabrese, che ha tanto bisogno di avere addetti ai lavori che praticano il fare bene e il rispetto volto a migliorare il calcio in Calabria. Appuntamento alla gara di ritorno con l’auspicio che possa essere giocata a calcio e non su altri settori».
    Ricostruzione ben diversa quella dal fronte biancoverde: «lontano dal voler fare polemiche sterili, poiché non è questa la nostra idea di calcio, ci vediamo però costretti a replicare al comunicato stampa diramato dalla società ASD Rocca di Neto, in merito alla gara di Coppa Calabria disputata contro la Vigor 1919 è terminata con il risultato di 2-2. Un “finale da censurare” come titola l’articolo che non riferisce però alcuni spiacevoli episodi accaduti. Una partita sicuramente maschia, quella disputata tra le due compagini, che non giustifica però l’ingresso in campo di un tifoso a fine gara, che dopo aver scavalcato la recinzione ha inveito e colpito un giocatore biancoverde. Atteggiamento non isolato poiché al triplice fischio alcuni giocatori del Rocca hanno abbandonato la panchina per aggredire i giocatori biancoverdi mentre l’allenatore di casa intimava di non entrare negli spogliatoi senza però fornire alcuna plausibile spiegazione. Inoltre non ci risulta ancora chiaro cosa facessero nello spogliatoio dell’arbitro tre dirigenti del Rocca di Neto, alcuni dei quali neanche presenti nella distinta ufficiale, al momento della consegna della nostra di distinta. Non abbiamo bisogno di lezioni di stile, quando uno dei nostri giocatori mostra atteggiamenti poco maturi e consoni in campo siamo i primi a redarguirlo e non accettiamo che i nostri tesserati vengano appellati come antisportivi e violenti. Non abbiamo bisogno di fare alcun auspicio per la gara di ritorno, perché accoglienza e rispetto fanno parte del nostro DNA. Siamo sicuri che assisteremo ad una bella giornata di sport».
    A dipanare eventuali dubbi su strascichi e sanzioni dovrà essere poi il giudice sportivo, non pronunciatosi nel comunicato di oggi essendo la partita di ieri un recupero della gara rinviata la settimana prima per maltempo.

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