Le 3 sollecitazioni di Rosario Piccioni sul costruendo palasport di via del Progresso

Completamento dotazione interna, gestione e viabilità

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Dopo diverse proroghe a lavori che sarebbero dovuti finire da anni, con conseguente cambio di finanziamento ed anche rimodulazione, ad aprile dovrebbe essere chiuso il cantiere del nuovo Palazzetto dello Sport di Lamezia Terme in Località Stretto, o meglio solo in parte visto che mancherà all’appello tutta la viabilità e la parte interna.

Rosario Piccioni (Lamezia bene comune), ex assessore ai lavori pubblici e sport durante l’amministrazione Speranza, ora sollecita l’amministrazione Mascaro per completare gli altri aspetti in sospeso.

«Proprio nei giorni scorsi mi sono recato personalmente sul cantiere per assistere alla posa dei primi cuscini in ETFE necessari per completare la copertura. Si tratta di una copertura unica nel suo genere e avveniristica che conferisce all’edificio aspetti diversi in risposta alle variazioni di luce diurna, notturna e durante gli eventi serali», spiega Piccioni, «ormai i lavori stanno procedendo spediti ma dobbiamo avere tutti la consapevolezza che ci sono tre questioni fondamentali da affrontare subito e che non ammettono ritardi. La prima: per scelta dell’amministrazione comunale, la parte degli arredi della struttura (parquet, seggiolini, arredi spogliatoi etc.) è stata scorporata dal finanziamento principale per cui non è la ditta esecutrice dei lavori a dover provvedere ma direttamente l’ente comunale».

cantiere palasport

Secondo Piccioni «nonostante il finanziamento sia già disponibile, nessuno si è preso la briga di portare avanti queste procedure, per cui c’è il concreto rischio che tra pochissimi mesi avremo un gioiellino architettonico ma non ancora utilizzabile per la funzione sportiva per cui è nato», anche se il motivo è proprio il cambio di finanziamento (da Pisu a Pac) per via dei ritardi precedenti e dei 2 anni di amministrazione commissariale.

«Occorre pensare da subito a come gestire questa nuova struttura, a come valorizzare al massimo le potenzialità di un’opera altamente innovativa disegnata dall’architetto Vittorio Grassi. Proprio per questo ho presentato una mozione per sollecitare l’amministrazione comunale a considerare subito, senza aspettare che l’opera sia completata, la gestione che dovrà avere la futura struttura», aggiunge Piccioni, «il rischio di grandi strutture come il futuro Palazzetto è quello che restino cattedrali nel deserto, senza una gestione quotidiana che le renda attrattive non solo per lo sport ma anche per i grandi eventi di musica, spettacolo e convention. A tal fine ho proposto all’amministrazione di avviare un percorso insieme alle associazioni e alle federazioni sportive regionali e nazionali per valutare insieme le scelte più opportune per fare del nuovo Palazzetto una struttura strategica e funzionale per la Calabria e il Sud Italia».

Secondo il consigliere è «indispensabile stabilire un’interlocuzione istituzionale con i vertici del Coni regionale e nazionale e con la FISSP (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali), visto che il futuro Palazzetto dello Sport avrà tutti i requisiti necessari per la pratica sportiva da parte delle persone con disabilità», anche se nei due anni precedenti di “inagibilità diffusa” le federazioni hanno avuto incontri poco proficui con il Comune per i problemi degli impianti sportivi lametini.

Si chiede poi di «interloquire immediatamente con Regione e Provincia per ottenere i finanziamenti per il completamento della parte infrastrutturale (viabilità, strade di accesso, parcheggi etc) che è indispensabile per rendere l’area pienamente fruibile», anche se su tale aspetto da mesi è nota la richiesta sui Cis, che saranno gestiti non dai due enti ma da Invitalia.

cantiere palasport

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