Impianti sportivi, il dibattito tra agibilità e tariffe ripasserà da una riunione di consulta da riformare

Adeguamento tariffe degli impianti sportivi lametini, o almeno di quelli che si possono usare, oggetto del dialogo questa mattina in commissione consiliare

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Adeguamento tariffe degli impianti sportivi lametini, o almeno di quelli che si possono usare, oggetto del dialogo questa mattina in commissione consiliare tra amministrazione comunale e le varie associazioni (sia gestori che fruitori).

In apertura l’assessore allo sport, Luisa Vaccaro, non cela che «le difficoltà già note pregresse hanno subito ulteriori complicazioni a causa del blocco delle attività con la pandemia da Covid. Vi assicuro che però stiamo lavorando, con tutte le incognite del caso». Il che vuol dire che, data la carenza di personale negli uffici, non si ha ancora un report chiaro su cosa manchi per ogni struttura.

Le attuali tariffe di uso degli impianti son quelle vigenti dal 1990, con un nuovo bando di gestione degli stessi che dovrà essere commisurato alle prime giudicate ad oggi più basse dei costi tenuti dalle società che curavano le attività.

Non si nasconde come i problemi del mondo dello sport lametino siano partiti a dicembre 2017 con la chiusura delle strutture sotto la gestione commissariale, poi con situazione altalenante negli anni successivi, chiedendo una distinzione tra attività giovanile e quella senior per quanto riguarda le tariffe che attualmente riguardano il Palasparti, gli stadi (D’Ippolito, Renda, Riga, Fronti), piscina, Palagatti, Palasavutano, ma anche uniformità viste le divergenze esistenti di documenti sul sito del Comune.

La discussione quindi vira anche su altri aspetti, visto che eventuali maggiorazioni delle tariffe andrebbero su strutture usate sia dagli stessi gestori con le prime squadre, ma anche da settori giovanili o sport di base in alcuni casi (vedi stadi con le scuole calcio) con costi quindi ad incidere sulla famiglie dei piccoli sportivi. Inoltre l’attuale fase di incertezza sulla riapertura delle scuole a settembre è un’incognita in più, essendo gli impianti di base usati proprio collegati alle palestre scolastiche (passando così sia da un altro bando da pubblicare, che dalle volontà delle dirigenze) ed attualmente con la spada di Damocle dell’inagibilità burocratica, che la carenza di personale negli uffici tecnici non aiuta a superare.

Non maggiore fiducia si ha sul nuovo da aggiungere: l’uso del campo polivalente “Gagliardi” è legato al bando di gestione dei parchi, con il 20 luglio termine per presentare domanda di partecipazione, ma proprio da quanto incassato per l’uso della struttura sportiva dipende parte degli introiti previsti per chi dovrà rimettere in sesto i 3 spazi verdi cittadini.

Fuori dibattito il nuovo palasport in via del Progresso, ancora in fase di conclusione e con un bando per gli arredamenti da pubblicare.

Il dibattito, tra agibilità e tariffe, ripasserà quindi da una riunione di consulta, che dovrà essere riformata dopo la mancata convocazione nella precedente amministrazione Mascaro, ma punto comune delle varie squadre è quello di avere chiarezza su quanto in essere essendo la programmazione della prossima stagione ormai in atto.

Martedì pomeriggio intanto nuova seduta di commissione consiliare sul tema.

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