Nelle linee guida per i dilettanti raccattapalle solo maggiorenni, riserve anche in tribuna, proteste a distanza sociale

Addio a foto di squadra e cerimonie precedenti la gara, percorsi e tempi diversi di ingresso ed uscita dal campo

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    Dopo il via libera per partite a porte aperte (ma fino ad un massimo di 1000 spettatori con distanza sociale e mascherine indossate), approvate le nuove linee guida per il calcio dilettantistico che, con l’auspicio di una situazione sotto controllo nei prossimi mesi, riguarderanno la stagione che prenderà il via da settembre.

    Ciascun operatore sportivo (tecnico, atleta, arbitro, collaboratore) che prenda parte alle attività dovrà essere munito di:

    • appositi DPI (guanti monouso e mascherina da utilizzare sempre qualora non sia possibile mantenere un adeguato distanziamento sociale);
    • gel igienizzante;
    • bottiglia d’acqua/borraccia personale che dovrà essere utilizzata dal singolo soggetto, chiusa e riposta in apposito zaino/sacca;
    • scarpe da utilizzare soltanto nel corso della seduta di allenamento o della gara e da indossare prima dell’inizio e cambiare al termine della stessa
    • tutti gli oggetti personali adoperati nel corso della seduta, al termine dell’utilizzo, dovranno essere sempre riposti in un apposito zaino/sacca personale e successivamente igienizzati.

    Il numero massimo di persone ammesse allo stadio (oltre agli spettatori, se autorizzati, e la stampa) varia in considerazione delle caratteristiche degli impianti e delle competizioni che vi si disputano (campionati nazionali, regionali, provinciali, ecc.) e va tendenzialmente contenuto in non più di 140 unità, suddiviso tra le diverse attività. Il numero di persone autorizzate deve essere ridotto alle figure strettamente necessarie per rispettare i parametri di sicurezza e garantire i servizi connessi all’organizzazione, ed il gruppo squadra della società ospite non deve in ogni caso superare le 40 unità.

    Il numero massimo di persone ammesse così nel recinto di gioco vede:

    • 22 calciatori/calciatrici titolari
    • 34 calciatori di riserva e persone ammesse in panchina
    • 18 delegazioni società ospitante e ospitata
    • 3 ufficiali di gara
    • 1 medico competente
    • 1 responsabile 118
    • 4 Servizio Sanitario
    • 4 FF.OO. Polizia Municipale
    • 10 Steward
    • 2 Vigili del Fuoco
    • 1 RSPP
    • 6 raccattapalle (>18 anni)
    • 1 Rappresentante FIGC/Lega
    • 1 Antidoping (se previsto)
    • 10 Personale di Servizio
    • 22 giornalisti, fotografi, operatori audiovisivi

    Dilazionati nel tempo saranno gli ingressi allo stadio dei vari attori (prima la terna arbitrale, poi la squadra ospite, infine la squadra padrona di casa) prediligendo percorsi separati dove possibile, anche per quanto riguarda l’ingresso in squadra delle due compagini.

    Addio a foto di squadra e cerimonie precedenti la gara, come per i professionisti anche nei dilettanti si dovrà rispettare il distanziamento sociale in panchina, con la possibilità di schierare le riserve in tribuna (se c’è accesso diretto al campo) o sedie/panchine aggiuntive per espandere le panchine normali.

    Cambia anche il rapporto con la terna arbitrale: nessuna persona potrà accedere nella stanza/spogliatoio dell’arbitro; i kit e le distinte gara dovranno essere posizionate su un tavolino all’esterno dello spogliatoio arbitri; per dialogare con gli ufficiali di gara, i calciatori/calciatrici dovranno rigorosamente rispettare la distanza sociale prevista (1,5 m).

    Il via libera è arrivato oggi dall’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha validato il protocollo per la ripresa delle attività sportive di tutto il calcio dilettantistico e giovanile (competizioni ufficiali comprese), predisposto dalla FIGC in attuazione di quanto previsto dal DPCM 7 agosto 2020.

    Il Protocollo intende fornire indicazioni tecnico-organizzative e sanitarie per la ripresa delle sessioni di allenamento collettivo, delle attività sportive di contatto, di base ed agonistiche dei calciatori/calciatrici dilettanti, giovani e delle attività paralimpiche e sperimentali relativamente ad ogni componente, categoria, settore, senza alcun assembramento al di fuori del campo di gioco, e in campo compatibilmente con i regolamenti sportivi, nel rispetto dei principi fondamentali e delle norme igieniche generali e di distanziamento sociale emanate dal Governo in relazione all’emergenza epidemiologica.

    Il protocollo vuole essere anche fonte di informazione e formazione al fine di ridurre, per quanto possibile, il rischio di contagio/trasmissione del virus SARS-CoV-2, tanto per la salute individuale che per quella pubblica, compatibilmente con lo svolgimento delle attività specifiche del calcio (futsal, beach soccer, etc.).

    «Un altro passo fondamentale per la ripresa di tutte le nostre attività è stato compiuto – commenta soddisfatto il presidente LND Cosimo Sibilia – le nostre richieste e indicazioni hanno trovato conferma nel protocollo federale con l’avallo da parte della Commissione Medico Scientifica FIGC e il successivo ok del Governo. Oggi è stato raggiunto un grande obiettivo verso la partenza definitiva della nuova stagione per giovani e dilettanti».

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