“Solo in difficoltà sul piano sanitario si valuterà una deroga, non siamo nel campo della partecipazione opzionale”

Ripartenza Eccellenza "in fase embrionale" per il presidente Mirarchi, ma si cercherà di ripartire in sicurezza

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    Parla di «fase embrionale» Saverio Mirarchi, presidente del comitato regionale calabrese, intervenuto a Stadioradio in merito alla richiesta ripartenza del campionato di Eccellenza, essendo i passaggi da dover effettuare ancora diversi e non del tutto scontati sia a livello nazionale che regionale.

    La richiesta della Lega Nazionale Dilettanti sarà presentata domani e dovrà essere valutata dalla Federazione Italiana Gioco Calcio, e dovrà poi passare dal Governo in questa fase di transizione, essendo richiesto anche il contributo economico dello Stato oltre che dover rientrare nei limiti dell’attuale Dcpm in scadenza ad inizio marzo. Una volta ottenuto il disco verde ogni comitato regionale valuterà le modalità di ripresa.

    Mirarchi non nasconde le difficoltà espresse dalle società sportive, sostenendo però che «solo un paio hanno espresso il rischio di non riprendere» e rimarcando come «una ripartenza in sicurezza potrebbe essere poi da traino per i campionati collegati a livello inferiore concatenato», chiarendo che «solo se ci dovessero essere casi straordinari di difficoltà sul piano sanitario si valuterà una deroga rispetto alle norme previste, ma non siamo nel campo della partecipazione opzionale». Un passaggio del comunicato della Lnd aveva infatti fatto intendere il contrario, con blocco delle retrocessioni e nessuna sanzione per chi decidesse di non ripartire, aspetto che invece quindi sarebbe valutato solo in caso di legittimi e conclamati impedimenti per concludere regolarmente la stagione.

    Mirarchi sottolinea «la richiesta in primis è quella di adeguare il protocollo sanitario vigente alle necessità dell’Eccellenza, se ciò non potrà avvenire si dovrà andare incontro alle società per avere aiuti economici nell’affrontare queste spese».

    Sui tempi Mirarchi, essendo la questione attesa dalle valutazioni di diversi tavoli, non può dare indicazioni precise, confermando però che l’auspicio sia quello di riprendere gli allenamenti per metà febbraio (tra il 15 ed il 20) ed il campionato nella prima domenica di marzo. «In questo scenario potremmo chiudere il campionato con andata e ritorno nella seconda domenica di luglio, con 2 turni infrasettimanali al mese», spiega il presidente del Cr Calabria, «con prima della ripartenza le modalità per promozioni e retrocessioni, dovendo attendere anche novità in merito ai campionati di categoria inferiore che non potranno essere ridiscussi se non dopo un nuovo Dcpm. In quel caso non è escluso che si riparta solo con una formula diversa, che sia la conclusione di solo il girone d’andata e poi con spareggi allargati».

    Nel futuro prossimo ci sarà anche da tenere in conto dei ripescaggi che potremmo interessare tanto la serie D che le serie a scendere di livello regionale, che già tradizionalmente devono tenere conto per la fase post season anche del numero di retrocesse dall’Interregionale in Eccellenza.

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