Malumore comune tra tifosi di Sambiase e Vigor Lamezia contro l’Fc Lamezia Terme e le ipotesi giovanili con i precedenti colori

L'associazione di supporters biancoverdi propone anche di consegnare il titolo al Comune per il passaggio di proprietà non più previsto da Saladini

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Su una cosa sui social e nel dissenso murario sostenitori di Sambiase e Vigor Lamezia si sono trovati concordi, ovvero contestare la nascita per modi e concetto dell’Fc Lamezia Terme, la nuova realtà calcistica lametina di cui ad ora l’unica cosa certa è il nome. Per il resto si attendono le informazioni ufficiali da parte del presidente Felice Saladini, ieri in conferenza stampa non molto chiaro nel delineare i confini della nuova avventura, ribadendo anche alle pochi tifosi fuori dall’hotel dove si è tenuto l’incontro di presentazione (e all’altrettanto contenuto numero di cittadini che nel pomeriggio hanno dialogato con il massimo dirigente fuori dal “Guido D’Ippolito”) che a fronte di una prima squadra in serie D ci saranno le altre realtà di Sambiase, Vigor Lamezia e Promosport che giocheranno nei livelli giovanili con i propri colori.

Da via Boccioni in realtà si era già partiti con l’organizzazione della compagine guidata da mister Morelli in Promozione, e ieri si è annunciato anche Torchia come allenatore della juniores, ma non è l’unica anomalia dopo un’ultima settimana fatta più di frenetiche trattative, tra chi aveva in mano i destini delle varie sponde calcistiche, che di dichiarazioni ufficiali.

Proprio contro il clima di scarsa trasparenza e concertazione si schiera l’associazione Passione e Tradizione Vigorina, condannando da un lato l’idea di squadra unica, ma ricordando anche che «il progetto squadra unica a Lamezia Terme venne suggellato già nell’estate del 1977 quando l’AS Nicastro cambiò denominazione in Vigor Lamezia», il che non comprendeva però a questo punto il Sambiase, le cui tappe precedenti erano del 1923 e 1962, o la Promosport nell’area di Sant’Eufemia.

Per l’associazione «la determinazione di Felice Saladini nell’avviare un nuovo progetto sportivo è da escludere provenga da un nobile desiderio inclusivo ed etico (che spetterebbe al massimo alla politica), ma piuttosto sono questi i veicoli utilizzati per giustificare ambizioni esclusivamente di carattere personale ed economico», e già ieri Saladini stesso non celava la «visione imprenditoriale» della vicenda e l’ambizione di arrivare nei professionisti, anche alla luce della riforma dei campionati.

Subito dopo si attacca anche la narrazione sui media delle trattative, poiché «sono state utilizzate le parole “fusione’’ o ‘’unione’’ per definire quella che invece è stata un’acquisizione ed un successivo cambio di denominazione», citando poi nello stesso comunicato il medesimo termine nel contestare a Saladini il fatto di essere venuto meno «prima all’accordo di ‘’garanzia’’ per la salvaguardia dei colori e della tradizione Vigorina (esplicitato attraverso la stesura dei punti, firmato dallo stesso), dal tanto millantato “modello Vigor Lamezia’’, alle numerose dichiarazioni che lo vedevano allontanare ogni qualsiasi fantasma di fusione».

L’accusa finale è così alla forma, ancora non certa, del nuovo progetto sportivo, poiché «affermare di non voler far sparire la storia di queste realtà, e poi di fatto relegare la Vigor a mera società satellite da utilizzare come serbatoio per il settore giovanile, è un programma che trasuda arroganza e fame di potere», chiedendo che «il titolo dell’attuale Vigor Lamezia venga depositato presso il Comune, in attesa di essere rilevato da chi avesse realmente a cuore le sorti di un’avventura durata più di un secolo» e sentenziando che «nessun grande progetto, per quanto ambizioso sia, potrà mai acquistare artificialmente il nostro amore», per una società che lo scorso anno (unico dell’attuale presidente e socio di maggioranza) però non superò i 65 abbonati sui 1.000 aperti, e con contestatori fuori dallo stadio da diverso tempo.

Nell’ambito pratico rimane però più di un problema: essendo scaduti i termini per le iscrizioni Saladini dovrà chiarire come andranno in campo i colori di Vigor Lamezia (regolarmente iscritta in Eccellenza, con quote in mano a Saladini e Ferraro messe in cessione per mezza giornata tramite legale), Sambiase (titolo che in D avrà il nome di Fc Lamezia Terme, ma con iscrizione formalizzata dalla precedente gestione, quindi al momento realtà non più esistente come giallorossa), e Promosport (ammessa in Promozione), visto che al netto della passione ed amore nessuno pubblicamente ad oggi appoggia l’idea di andare sugli spalti il martedì pomeriggio a sostenere una compagine under 19 (scenario che però dovrà essere ratificata in Lega al presidente Mirarchi, vista la necessità di riorganizzare l’ambito delle prime squadre) o la domenica nei massimi tornei regionali con in campo una compagine con l’ambizione di far maturare ragazzi e mantenere la categoria.

Ieri si è dichiarato che una nuova conferenza stampa per dare ragguagli sulla situazione sarà prevista nel fine settimana, nel frattempo non poche società di serie D stanno chiudendo le rose a disposizione e preparando il ritiro in vista dell’inizio del campionato fissato il 19 settembre.

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