Divelto il logo del Fc Lamezia Terme dalla parete del “Gianni Renda”, l’amarezza della società gialloblu

«Il fatto è stato denunciato alle autorità competenti, siamo amareggiati per quanto accaduto e siamo convinti che tali gesti non rappresentino né il territorio né tutto il popolo lametino».

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A circa 10 giorni dal posizionamento dei loghi del Fc Lamezia Terme accanto ai precedenti negli stadi casalinghi delle compagini calcistiche Sambiase e Vigor Lamezia, divelto ieri notte quello in via Savutano.

«Questo è l’ennesimo episodio di vandalismo contro la neonata realtà calcistica cittadina», contesta la società gialloblu, «il fatto è stato denunciato alle autorità competenti, siamo amareggiati per quanto accaduto e siamo convinti che tali gesti non rappresentino né il territorio né tutto il popolo lametino».

Le nuove insegne avevano attratto l’attenzione dei fronti contrapposti cittadini non essendo chiaro se fossero stati autorizzati, ma il discorso poi si potrebbe allargare anche per i lavori di miglioramento effettuati lo scorso anno al Renda e D’Ippolito da parte di due società diverse all’epoca.

Il rischio è che questi “dispetti” proseguiranno fino al termine del campionato, avendo il Lamezia Terme fino al termine dell’anno la gestione sia diretta dell’impianto di via Savutano (dove gioca le partite casalinghe l’under 19) che indiretta di quello di via Marconi (dove gioca la prima squadra, con la Vigor Lamezia come gestore), ed è altamente improbabile che da via Perugini entro il 30 dicembre arrivano delibera di indirizzo di un nuovo bando di gestione, pubblicazione dello stesso ed assegnazione dei nuovi gestori. Più probabile invece una proroga semestrale, con l’incombenza di scrivere il nuovo bando all’amministrazione comunale che ancora non ha una data certa di rientro in carica.

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