Va alla Vigor Lamezia 1919 il derby biancoverde che la Vigor 1919 non avrebbe voluto giocare. fotogallery

Un gol nel primo tempo di Cuomo decide la contesa, con i padroni di casa a giocare per quasi tutta la ripresa con l'uomo in meno.

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VIGOR 1919: Vecchio, Gallo C, Cittadino, Calidonna, Rizzuto, Caruso, Giudice (8’st Scarpino), Biwang, Zaffino (28’st Simonetti), Leta, Buccina.

A disp.: Nascardi, Gibin, Patania, Tarzia, Minicozzi, Scardamaglia, Serra.

All. Viterbo.

VIGOR LAMEZIA 1919: Mascaro, Gallo M (25’st Gaetano), Cossu, Sisca, De Grazia, Fioretti, Russo (25’st Palumbo), Michienzi (30’st Costantino), Cuomo (37’pt Catanzaro), Di Cello (36’st Mano), Cannella.

A disp.: Cerra, Chirico, Bilotta.

All.: Fioretti.

ARBITRO: D’Auria di Vibo Valentia

RETI: 26’ pt Cuomo

NOTE: Espulso al 9’st Caruso per proteste. Ammoniti: Fioretti, Michienzi, Gallo C, Cossu, Cittadino, De Grazia

Angoli: 10-6. Rec: 1’pt, 6’st

 

Va alla Vigor Lamezia 1919 il derby biancoverde che la Vigor 1919 non avrebbe voluto giocare.

Un gol nel primo tempo di Cuomo decide la contesa, con i padroni di casa a giocare per quasi tutta la ripresa con l’uomo in meno e gli ospiti a fallire un paio di occasioni propizie per chiudere definitivamente la gara nel secondo tempo.

 

PRIMO TEMPO

0′ divisa nera della scorsa stagione per la compagine di mister Fioretti, bianca a striscia verde per quella di mister Viterbo

9′ Leta ci prova dalla distanza, Mascaro respinge con i pugni

17′ punizione di Leta che termina a lato

26′ ospiti in vantaggio: Russo in percussione vince una serie di rimpalli, palla che in area arriva a Cuomo abile nel controllo e piazzare il pallone in rete nell’angolo alla destra di Vecchio

37′ l’autore del gol alza bandiera bianca per infortunio, entra Catanzaro

44′ Russo pesca con un filtrante Catanzaro che davanti a Vecchio non riesce a far passare il pallone tra le gambe del portiere in uscita per la chiusura di Caruso

SECONDO TEMPO

9′ i padroni di casa reclamano un rigore per un tocco di mano in area, nelle proteste ne fa le spese Caruso che viene espulso con rosso diretto

11′ Vecchio sbaglia l’appoggio, si inserisce Cannella che però invece che concludere o servire Catanzaro di fatto ripassa il pallone all’avversario

14′ buon pallone lavorato sul fondo dai padroni di casa, alla conclusione arriva Zaffino che trova solo l’esterno della rete

18′ Carlo Gallo stacca di testa ma non inquadra la porta

22′ punizione di Leta davanti la panchina di Viterbo, Mascaro va a vuoto in uscita, Cossu salva sul tentativo di testa di Rizzuto

33′ Calidonna si incunea bene in area, sbaglia poi tutto al momento del tiro o cross

37′ Scarpino sulla sinistra si rende protagonista, Cossu chiude in angolo

41′ girata alta di Leta sugli sviluppi di un doppio corner

42′ Gaetano ha la palla buona per il raddoppio, conclusione a lato cercando di chiudere invece che aprire il diagonale

49′ Cittadino pasticcia da ultimo uomo, Cannella fa metà campo palla al piede ma davanti a Vecchio arriva stanco e sbaglia la conclusione

50′ Biwang perde palla in uscita, Costantino calcia sopra la traversa malamente

IL DISCLAIMER

Il prepartita era iniziato con una presa di distanza da parte dei padroni di casa, con critica all’altra società in campo nata a giugno 2020 dall’unione delle due Vigor fondate nel 2017 in Prima e Terza Categoria con reciproca diffidenza, i cui rappresentanti oggi sono presenti nuovamente nelle due diverse compagini biancoverdi (anche nella stessa che, prendendo il titolo del Platania, oggi lamenta l’esistenza della compagine che ha il titolo che avrebbe dovuto giocare il campionato di Eccellenza, ma che dopo almeno 3 cambi di programma da parte del presidente Saladini adesso si trova in Prima Categoria).

Sostiene la società dei presidenti Mercuri ed Amendola che «oggi noi ci fermiamo, oggi abbiamo deciso di non pubblicare nulla, di non scrivere nulla, di non lasciare dichiarazioni. Oggi non possiamo e non vogliamo essere parte attiva della pagina più triste della nostra storia. Ci abbiamo provato a considerare questa una partita come le altre, ma dal momento in cui abbiamo visto i nostri loghi insieme sulle varie locandine abbiamo capito che non ci saremmo mai riusciti».

Da qui le contestazioni al progetto biancoverde dell’altra società, non proprio lineare quest’estate (prima iscrizione in Eccellenza, poi dichiarazione di voler fare solo il settore giovanile, in ultimo passaggio squadra in Prima Categoria): «accettare che la nostra amata Vigor fosse esclusa, fatta sparire da chi appena qualche giorno prima dichiarava di volerla portare in alto è stato duro da accettare. Chi ha sempre creduto nell’amore verso due colori, nell’amore al di la della categoria non vuole e non può nascondersi dietro il progetto di portare avanti il nome di Lamezia, quando in realtà si auspica a sola gloria personale. Noi, infatti, crediamo che chi ama davvero Lamezia, chi ha amato Lamezia non avrebbe mai permesso tutto ciò. Non avrebbe mai distrutto la passione, i sogni, la storia dei suoi tifosi. Nessuna motivazione, nessun fine può giustificare quello che va in scena oggi».

Un’estate di scissione, come quella del 2017 (in cui il fronte dei tifosi era scettico sull’altro assetto societario e l’uso del titolo di un’altra città, salvo poi nel 2021 trovarsi componenti di quella società e usare il titolo di un’altra realtà dell’hinterland), che secondo la Vigor 1919 ha una motivazione diversa: «noi non dimentichiamo che dietro la Vigor Lamezia Calcio, nostra ‘avversaria’ oggi, ci sono la nostra fiducia, le nostre speranze affidate a chi aveva promesso tanto per poi non distruggerci, ma peggio umiliarci. Noi oggi non ce la sentiamo di esultare, di combattere contro noi stessi. Noi non saremo mai fieri di questa partita. Noi oggi, a prescindere da qualsiasi risultato, ci limiteremo a guardare con orgoglio a quei ragazzi che scenderanno in campo e onoreranno in qualche modo tutta Lamezia, la vera Lamezia. Forza Vigor, sempre». Il che, con un titolo originario non rilevato nessuno nel 2017, e 4 matricole diverse 4 anni dopo, è un esercizio tra l’etimologico ed il filologico.

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