Con nuove tariffe nel bando della gestione degli impianti sportivi lametini previsti solo gli attualmente aperti

Unico spiraglio sulla palestra al primo piano della scuola media Pitagora, che potrebbe essere affidata con altro avviso entro fine anno

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Prima la delibera in giunta delle nuove tariffe, poi il relativo bando di gestione degli impianti sportivi attualmente aperti. Di più, al momento, il Comune di Lamezia Terme non potrà garantire entro fine anno, ovvero la scadenza delle attuali concessioni già prorogate da inizio 2021 alla fine di dicembre.

Prorogate fino al termine dell’anno le gestioni di Renda, Riga e Palasparti, rimane il nodo tariffe per il nuovo bando

IL CERTO

Per gli stadi “Gianni Renda” e “Rocco Riga”, cui si aggiunge anche il “Guido D’Ippolito”, oltre che il palazzetto dello sport di via Marconi, si dovrebbe quindi giungere ad un nuovo bando nel giro di circa un mese, il che dati i tempi tradizionalmente non celeri in via Perugini non vuol dire affidamento sicuro prima della fine del 2021.

La sospensione per 10 mesi del consiglio comunale ha comportato anche l’azzeramento del poco che si era discusso nelle commissioni sul tema, la mancata nomina e riunione della consulta dello sport (che dovendo rappresentare le varie anime esistenti in città poteva dare uno spettro più ampio della situazione, al netto dei poteri non vincolanti su quanto deciso dall’organismo i cui componenti sono indicati dai consiglieri comunali), e non ha dato in circa 9 mesi dalla proroga punti fermi su cui basare il nuovo bando.

Da un lato le società sportive hanno evidenziato la richiesta di avere a bando gestioni non più annuali ma su periodi più lunghi, così da poter anche prevedere soluzioni diverse sul proprio piano economico; dall’altro ci sono i vincoli normativi da dover rispettare, con le soluzioni deliberabili a doversi confrontare a seconda del tipo scelto con indicazioni sovracomunali o eventuali passaggi anche in commissione o consiglio comunale. Tra uffici e politica, insomma, nel giro di un mese e mezzo molto difficilmente si avrà la quadratura del cerchio, ma secondo la giunta l’intenzione è quella.

Con le palestra scolastiche ancora off limits, inoltre l’unico impianto sportivo al chiuso attualmente usufruibile è il Palasparti, con i 700.000 euro richiesti nel bando sport e periferie non ottenuti ed i lavori di rattoppo al parquet effettuati dopo e non prima l’inizio dei campionati agonistici.

L’INCERTO

Molto meno ottimismo su tutto il resto: sul Palagatti esistono problemi ancora relativi agli accatastamenti, per buona pace di un’opera pubblica costruita negli anni 2000; sul Palasavutano i problemi sorti durante “l’inagibilità diffusa burocratica” della gestione Alecci non vedono la luce in fondo al tunnel; qualche spiraglio in più sulla palestra al primo piano della scuola media Pitagora, che potrebbe essere affidata con altro avviso entro fine anno; nessuna novità sui campi in terra battuta di Fronti e Remo Provenzano.

Non meglio il nuovo palasport di via del Progresso, con ultimo atto ufficiale l’avviso ad opponendum che fissa al 19 novembre il termine per presentare domande di credito verso la Ferraro Spa per eventuali indebite occupazioni permanenti o temporanee di immobili, danni arrecati nell’esecuzione dei lavori appaltati ad agosto 2014 e terminati ora nel 2021 ma senza che l’impianto sia pronto all’uso. Posato il parquet, gli uffici comunali a giugno avevano previsto di affidare la parte degli arredi tramite Mepa, ma passata l’estate nulla si è più letto sull’albo pretorio a riguardo, così come non è completata la viabilità tra il nuovo palasport ed i parcheggi dello stadio Carlei che ne dovrebbero essere a servizio previa riqualificazione. Interventi che erano previsti inizialmente nei Contratti Istituzionali di Sviluppo, prima che dal Governo si cancellasse tutto, ed ora si annunciano nuove modalità ed interlocutori per i progetti da presentare. Intanto il termine del 31 dicembre fissato dai fondi europei per avviare l’opera non sarà rispettato, come da tradizione in via Perugini.

Procedura negoziata da 5 operatori su Mepa per la fornitura e montaggio di arredi e attrezzature presso il palazzetto dello sport

IL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE

Se “di buone intenzioni è lastricato l’inferno”, di atti amministrativi è “foderato” invece l’agire degli enti locali. Così nel documento unico di programmazione 2021-2023 approvato a giugno dalla gestione Priolo si legge che «con riferimento all’edilizia sportiva, occorre recuperare il tempo purtroppo malamente perduto e sarà necessario riallacciare il front-office istituzionale con il Credito Sportivo che durante la scorsa amministrazione aveva visto l’approvazione dei finanziamenti inerenti sia la realizzazione del manto erboso per lo stadio Guido D’Ippolito (per circa 600.000 euro) e sia la ristrutturazione del Palazzetto dello Sport (per circa 1.000.000 euro). Inoltre, occorrerà ulteriormente programmare, sempre con accesso al credito sportivo: la rigenerazione e la posa in opera dell’erba sintetica al campo sportivo di Fronti; la rigenerazione e la posa in opera dell’erba sintetica al campo sportivo Provenzano; la rigenerazione del campo polifunzionale di Sant’Eufemia Lamezia, per il quale deve esserci specifica attenzione alla disciplina della pallamano; la realizzazione di un campo polifunzionale nell’area collinare di Sambiase al fine di catalizzare le molteplici società sportive che vi gravitano e per realizzare un centro sociale-ricreativo allargato. Inutile, poi, rappresentare che le strutture sportive debbono essere rese pienamente fruibili e debbono consentire lo svolgimento dell’attività al maggior numero possibile di soggetti; al riguardo, deve, tra gli altri, velocizzarsi l’utilizzo di opera celermente ultimata durante la scorsa amministrazione quale il Campo Sportivo Polivalente ubicato nel Parco Impastato rimasto ad oggi desolatamente chiuso».

A distanza di 5 mesi solo il “Gagliardi” ha visto l’avvio di alcune attività, ma limitate nel tempo e spazio non potendo usufruire nemmeno a pieno dei piccoli spogliatoi attigui; di progetti da candidare al credito sportivo non se ne parla ufficialmente, e senza esito è la richiesta di 9.950.000 euro in cui era inserito anche il miglioramento del Palasparti.

Richiesti 9.950.000 euro per completamento sede comunale, piazza con parcheggi davanti la concattedrale, miglioramento Palasparti

Sempre nel Dup altri 3 riferimenti diretti per il mondo dello sport. «Il Palazzetto dello Sport di Via del Progresso è oramai in via di completamento pur se in ritardo rispetto agli iniziali termini fissati per l’ultimazione dei lavori. Al riguardo, necessita con urgenza il rinvenimento di ulteriore finanziamento, anche eventualmente per il tramite dei C.I.S., per alcuni indispensabili lavori accessori», si rimarcava a giugno, «necessita, altresì, procedere con urgenza ad espletare ogni adempimento per la gestione dell’opera, tenendo necessariamente conto dell’originario progetto per come finanziato e considerando che l’opera deve comunque rinvenire la sua sostenibilità e l’autofinanziamento dei costi di gestione anche con l’utilizzo per grandi eventi che possa affiancarsi alle esigenze e finalità specifiche delle tante associazioni sportive lametine e del lametino». Ma come detto si è ancora impantanati, ed un’opera non completa nè pronta all’uso non può essere data in gestione.

Sul centro federale tiro con l’arco si ricorda che «a seguito di delibera di G.C. n. 219 dell’11/07/17, vi è stata la concessione in diritto di superficie alla Fitarco di un’area posta all’interno del Parco XXV Aprile per la realizzazione di una importante struttura quale il “Centro Federale di addestramento e formazione Tiro con l’Arco con campo di tiro indoor ed outdoor”. Ciò a seguito del finanziamento ottenuto nel Piano Nazionale Sport e Periferie di cui alla legge n. 9 del 23/01/2016. Trattasi di opera importante che deve avere celere attuazione per la rivitalizzazione ed anche per la caratterizzazione di uno tra i più importanti parchi cittadini». Anche qui però si è fermi sulla carta, con 815.000 euro previsti nella corrente annualità del piano triennale delle opere pubbliche, cui si aggiungono 200.000 euro per la realizzazione di un campo polivalente, di un campo di mini calcio e di un campo di mini basket nonchè di sistemazione dell’area adibita ad impianto sportivo sita in via Beato Angelico.

Vi è poi tutta la parte relativa agli interventi inseriti in “Lamezia Spazio Generazione 2021”, altra sfida tecnica e burocratica non agevole a fronte di 98 milioni di euro da gestire.

Lamezia Spazio Generazione 2021, riqualificazione urbana da 98.887.005,59 euro tra centri storici e costa

In ultimo lo stadio Gianni Renda, definito «un fiore all’occhiello nell’impiantistica sportiva regionale ed ha una ubicazione che lo rende particolarmente adatto per ogni tipologia di manifestazione anche a valenza nazionale. Completati i lavori complementari disposti a seguito della delibera di G.C. n. 1583 del 21/12/16, lo stadio Renda può essere oggi oggetto di nuovi investimenti e tra questi anche quelli finalizzati ad ospitare l’atletica leggera e ciò sia per poter consentire l’esercizio della pratica sportiva e sia quale possibile sede di prestigiose manifestazioni».

Sui 3 maggiori stadi lametini l’attuale situazione vede però una sorta di gestione societaria unica tra Lamezia Terme, Vigor Lamezia e Promosport, e non è un mistero che ci siano interessi per cercare di ampliare tramite gli affidamenti tale organizzazione anche ad altri impianti lametini, da migliorare con investimenti privati (come avvenuto dal punto di vista estetico la scorsa stagione con Vigor Lamezia e Sambiase in via Marconi e via Savutano).

C’è anche poi l’aspetto economico da tenere in conto: in ognuna delle 3 annualità prese in esame, la spesa corrente consolidata è di 150.000 euro, con per il 2021 altri 1.015.000 in conto capitale dalle opere da concludere.

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