“Il Sant’Agata probabilmente non meritava di perdere, ci prendiamo 3 punti importanti per continuare il nostro percorso”

Il tecnico del Lamezia Terme non pienamente soddisfatto della prestazione in Sicilia, sull'altra sponda complimenti ma niente punti per mister Giampà

Più informazioni su

Vittoria sofferta per il Lamezia Terme in casa del Città di Sant’Agata, ed il primo ad ammetterlo davanti ai microfoni è il tecnico Tony Lio: «sapevo che sarebbe stata una partita difficilissima, avevo avvertito la squadra in settimana ed oggi ho fatto in complimenti a mister Giampà. Abbiamo più volte nella ripresa rischiato di subire il secondo gol, ma il calcio sappiamo essere strano ed alla fine siamo stati noi a ribaltare la gara. Il Sant’Agata probabilmente non meritava di perdere, ci prendiamo 3 punti importanti per continuare questo nostro percorso ma ci sono parecchie cose che non sono andate sia per merito dell’avversario che per demerito nostro».

Ennesima partita in cui ad essere decisivi sono i cambi della panchina, aspetto che per Lio non è inconsueto: «con i 5 cambi a disposizione chi entra può essere più importante di chi parte dal primo minuto. Cambiando mezza squadra entrare determinati può comportare di incidere da subito come ci sta succedendo. Per questo dico sempre ai giocatori di stare tranquilli e farsi trovare pronti».

Esordio subito incisivo per Rucescu, entrato nella ripresa al pari di Herrera ed Haberkon nel cambiare volto all’attacco gialloblu: «Rusescu è stato anche sfortunato, si è fatto male al polpaccio e negli ultimi 10 minuti è rimasto in campo ad onor di firma non avendo più cambi a disposizione. Valuteremo quale sarà l’entità dell’infortunio, ma lui al pari di Herrera sono giocatori importanti in una rosa in cui ognuno può essere titolare. Il che comporta che si possa anche vincere non giocando benissimo».

Continua così la striscia vincente di mister Lio dalla promozione a primo allenatore, ma per l’ex fantasista il frutto del lavoro è complessivo: «abbiamo aggiunto tre punti importanti che ci consentono di accorciare sulla capolista, questo è uno sport in cui bisogna scendere in campo sempre senza ansia da prestazione del vincere ad ogni costo. Bisogna avere voglia, tranquillità e consapevolezza che in campo si va per affrontare una partita di calcio. In settimana tutti si allenano al massimo, sia chi gioca più sia chi gioca meno, non si deve sentire la pressione ma avere la responsabilità del lavoro. L’allenatore non deve trasmettere altro che tranquillità e serenità, poi diversi elementi hanno giocato in piazze importanti e categorie superiori».

Nei padroni di casa mister Mimmo Giampà ammette che «la sconfitta brucia perché la mia squadra non sta raccogliendo quanto produce. Non è la prima volta che ci succede di perdere gare in cui si è giocato meglio, sarà un problema di concentrazione. Il mio portiere non si trova a fare grandi parate e poi subisce due gol».

Il tecnico natio di Girifalco ricorda che «abbiamo sfiorato il 2-0 più di una volta, poi il Lamezia ha giocatori che possono risolvere la partita in ogni momento. Questi ragazzi ancora una volta perdono ma portano a casa i complimenti, ma peccano di non riuscire a vincere. L’unica medicina è lavorare, mettere qualcosa in più. La fortuna te la devi cercare, essere belli nel gioco nel calcio conta poco se non porti punti a casa».

Nello specifico, rispondendo a precisa domanda dei giornalisti siciliani, Giampà sottolinea come «la legge del calcio è chiara: gol sbagliato, gol subito. Lai salva su Fella, dall’altra parte il Lamezia trova il gol del 2-1. Anche oggi sono entrato nello spogliatoio trovando i miei ragazzi mortificati per aver giocato alla pari».

Un giudizio finale sull’avversario: «come giocatori il Lamezia è la squadra più forte del girone, anche se non ha il gioco della Gelbison è una squadra che sa soffrire, messa bene in campo e con giocatori che possono risolvere la contesa».

Più informazioni su