Massimo Borracci, dalla catastrofe aerea di Brema alla vittoria storica con l’Arvalia Nuoto Lamezia

Sono state ben 46 le vittime della tragedia aerea di Brema e tra queste ha rischiato di esserci anche il primatista italiano dei 100 e 200 stile, allora 21enne

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Il primo posto conseguito dalla squadra agonistica dell‘Arvalia Nuoto Lamezia lo scorso weekend a Cosenza, durante la Coppa Caduti di Brema, è stato davvero significativo per mister Massimo Borracci. E non solo per il trionfo, con 700 punti di vantaggio, sulle altre squadre protagoniste della kermesse natatoria. Per il coach della piscina comunale “Salvatore Giudice” di Lamezia Terme si è trattato anche di un piccolo omaggio a quei suoi compagni di nazionale che non sono stati altrettanto fortunati in quel drammatico 28 gennaio 1966.

Sono state ben 46 le vittime della tragedia aerea di Brema e tra queste ha rischiato di esserci anche il primatista italiano dei 100 e 200 stile, allora 21enne, che il destino ha voluto salvare da quella catastrofe. Per un puro caso, solo all’ultimo Borracci e il compagno Gianni Gross rinunciarono a partire per il meeting di Brema. Una vera fatalità che consente oggi al coach fiorentino di trasmettere nell’impianto comunale lametino i valori dello sport e della vita a tanti giovani nuotatori che ne riconoscono il grande talento e le qualità umane con cui quotidianamente porta avanti quella che per lui è diventata ormai una missione.

E’ con estremo orgoglio che mister Borracci ha raccontato il grandissimo risultato raggiunto durante la kermesse, inaspettato un po’ per tutti, ma non per lui, che non ha mai nascosto di credere fortemente nel suo giovanissimo team.

«La Coppa Caduti di Brema è la manifestazione più importante della stagione invernale del Comitato calabrese – ha spiegato -. Una manifestazione a cui hanno partecipato tutte le più forti squadre assolute e durante la quale ragazzi e ragazze hanno gareggiato per due classifiche separate. Noi abbiamo fatto un grandissimo risultato con le nostre atlete, vincendo con un importante margine sulle altre due classificate, e questa è una vittoria storica, perché mai una squadra assoluta della Arvalia si era avvicinata al podio. Vincere in quest’occasione è stato davvero emozionante ed entusiasmante».

Impossibile non menzionare le prestazioni delle singole nuotatrici: «Nonostante la nostra squadra fosse la più giovane tra quelle partecipanti, siamo riusciti a raggiungere il gradino più alto del podio. Questo ha rappresentato una soddisfazione doppia. In particolare, è stata davvero eccezionale la prova di Aurora Furci, che ha vinto quattro gare individuali e due staffette, facendo l’en plein di punti. Bene anche Martina Maglia, che ha vinto i 100 dorso e due staffette, così come Alessia Nosdeo, prima nei 100 rana e nella staffetta e Cristina Galati, che ha vinto negli 800 stile. Benedetta Gaetano ha dato un grandissimo contributo nelle staffette, Danila Gullo ha fatto molto bene nei 200 dorso e Mariafrancesca Cimino, per ragioni di squadra, si è dovuta cimentare nei 200 delfino e 400 misti, dove è riuscita a fare prestazioni davvero sufficienti per portare punti alla causa. E’ stata una manifestazione impegnativa, ma questo ci dà una grande soddisfazione ed è decisamente un bel regalo di Natale».

Poi il ricordo del campione italiano è volato a quel terribile giorno: «E’ stato emozionante commemorare gli atleti di Brema. Anche io sarei dovuto partire con loro, ero tra i convocati di quella trasferta maledetta. Mi emoziono sempre quando ci penso, perché per una fatalità del destino non sono salito su quell’aereo e oggi sono qui».

Nonostante l’indiscutibile vittoria delle ragazze, molto buone sono state anche le performance degli atleti della Arvalia Lamezia: Leonardo Grasso, in particolare, è riuscito a riconfermare in tutte le sei gare i suoi migliori tempi; benissimo anche per Angelo Talarico, Giorgio De Pace, Gianluca Pittelli, Antonino Richichi e Niccolò De Giorgio Vienni.

Un minuto di silenzio in ricordo degli scomparsi della tragedia di Brema è stato dedicato anche durante le gare ASI che, in concomitanza, si disputavano nella piscina comunale lametina: protagoniste dell’evento sono state 7 società calabresi, con nuotatori giovanissimi e master. Anche in questa occasione la società presieduta da Simone Bernardini si è fatta ben notare, grazie alla scuola nuoto di mister Giovanni Caruso che è riuscita a raggiungere il secondo gradino del podio della kermesse, a soli due punti di distanza dalla prima classificata.

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