“Il risultato è importante non solo per i giocatori, ma anche per l’ambiente. Il presidente ha già confermato di voler continuare”

Post gara che, per motivi opposti, vede soddisfatti gli allenatori di Cittanova e Lamezia Terme

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Post gara che, per motivi opposti, vede soddisfatti gli allenatori di Cittanova e Lamezia Terme. Per gli ospiti mister De Gaetano ammette che «l’analisi della partita non è stata molto difficile: tutto si riassume su chi ha fatto più gol. Abbiamo avuto la possibilità di rimettere in discussione la gara prima con il palo e poi con il rigore sbagliato, mentre invece ci siamo trovati a subire le ripartenze e le reti avversarie».

Il tecnico del Cittanova sottolinea però come «questi ragazzi a questo punto della stagione vanno solo ringraziati, può capitare che in una giornata di stanchezza su un campo difficile possa arrivare un risultato negativo. Vanno fatti i complimenti agli avversari, forse una delle compagini più forti della serie D, è una sconfitta che ci può stare».

Ospiti partiti con un 3-5-2 messo in difficoltà dal 4-2-3-1 iniziale dei lametini, ma oltre che l’aspetto tattico secondo De Gaetano ad incidere anche la profondità della rosa: «sapevamo che avremmo dovuto scegliere uno schieramento diverso, anche perché ci possono stare dei cambi in corsa nella stagione. Di fronte avevamo un avversario che aveva anche cambi di livello, noi tra defezioni ed infortuni abbiamo dovuto farci i conti in casa».

Si guarda così all’ultimo mese di stagione regolare, con ultimo stimolo quello di poter arrivare in quinta posizione: «i play off per noi non sono una priorità, siamo stati costruiti per una salvezza tranquilla. L’obiettivo è stato raggiunto con ampio margine e merito, per questo non faccio drammi né per questa sconfitta né se non raggiungeremo la quinta posizione. Abbiamo anche la Coppa Italia sabato, che è un traguardo importante con una sfida non facile come contro la schiacciasassi Cerignola».

Può finalmente commentare invece una larga vittoria mister Campilongo per i padroni di casa: «faccio complimenti ai ragazzi perché sono gli artefici di questa vittoria, perché hanno dato una risposta a tutte le critiche e problematiche arrivate. Ero convinto che, nonostante tutti i problemi che stiamo affrontando, avremmo fatto una grande prestazione. Voglio citare le prestazioni di Amendola e Magnavita in difesa, sui quali abbiamo lavorato molto, ma non è merito dei singoli quanto del lavoro di tutto il gruppo».

Lamezia che era reduce da due sconfitte ed un pareggio nelle ultime uscite, risultati che avevano influito tanto sulla classifica che quanto sul morale, in una stagione in cui non si è riusciti a fare il giusto salto di qualità.

«Tante partite ravvicinate hanno fatto si che ci venisse meno la condizione, quindi ci serviva del tempo ed una vittoria aiuta anche il morale» ammette Campilongo, soffermandosi poi sull’atteggiamento tattico diverso: «già in altre partite avevamo provato a modificare il modulo, oggi abbiamo poi fatto riposare qualche elemento come Maimone e Bollino, ma appena abbiamo registrato qualche posizione in modo migliore come l’inversione tra Umbaca e Provazza siamo entrati a pieno nel ritmo partita».

Proprio sul classe 2003 scuola Reggina il tecnico poi viene invitato a dare un giudizio: «quando si è giovani si deve trovare la giusta continuità e tranquillità. Provazza ha grandi qualità ma ancora manca nella giusta maturità per non abbattersi alla giocata non riuscita, trovare gli spazi per far esplodere la velocità. Serve una crescita caratteriale oltre che tattica e tecnica».

Se il rientro in difesa di Sabatino potrebbe avvenire a pieno ritmo per i play off, valutando il giocatore disponibile tra 15 giorni dopo l’infortunio, Campilongo specifica che «la rincorsa alla vetta comunque logora mentalmente e fisicamente. Nelle ultime uscite abbiamo pagato le assenze in difesa, al mio arrivo abbiamo dovuto riprendere tutta la parte fisica con un lavoro che poi abbiamo pagato in qualcuno tempo dopo».

Nel prossimo turno si andrà a giocare ad Acireale, il cui pareggio odierno ha frenato la rincorsa alla capolista Gelbison (anche vincendo le due gare da recuperare i siciliani avrebbero un punto in meno dei campani), e quindi il Lamezia Terme si potrebbe trovare ad essere parte in causa ancora della lotta al vertice, anche se non per proprio conto. I gialloblu sono anche alla ricerca del primo scontro diretto vinto, altro stimolo in più verso il 4 maggio, ma Campilongo ammonisce: «non dobbiamo pensare al campionato dell’Acireale, ma dobbiamo essere giudici del nostro cammino. Non inganni troppo il risultato di oggi, perché ad ogni gara dobbiamo arrivare senza calcoli ma con la voglia di voler vincere su tutti i campi. Ci serve l’orgoglio per ambire a fare tutti i punti possibili».

Nel finale si apre anche una finestra sul futuro prossimo, con il presidente Saladini che in settimana ha voluto rassicurare la squadra sulle proprie intenzioni, ma non ci si sbilancia se sia stato un ammonimento per evitare eventuali rilassamenti eccessivi.

«Il risultato è importante non solo per i giocatori, ma anche per rasserenare l’ambiente. Il presidente ha già confermato di voler continuare questo progetto, credo che a volte si possa sbagliare perché dietro le ambizioni di vittoria c’è tutta una programmazione lucida» spiega Campilongo, «anche se non possiamo più vincere il campionato, possiamo giocarci al meglio i play off la cui vittoria non è una promozione certa ma è comunque un risultato che può portare al salto di categoria in caso di ripescaggio. Il presidente ha dato il segnale che queste ultime 4 partite serviranno sia per chiudere al meglio la stagione, ma anche per far valutazioni in vista della stagione successiva».

La gestione dell’estate scorsa a firma Saladini però è un precedente non rassicurante in tal senso.

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