Unica percentuale su eventuali incassi ed 1 euro di aumento sulle tariffe orarie per impianti di quartiere e palestre

Portata a compimento la fase dei bandi per i principali 4 impianti sportivi comunali lametini, in via Perugini si inizia a predisporre anche la documentazione di base per quanto riguarda quelli di minore entità, o almeno parte degli stessi.

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Portata a compimento la fase dei bandi per i principali 4 impianti sportivi comunali lametini, in via Perugini si inizia a predisporre anche la documentazione di base per quanto riguarda quelli di minore entità, o almeno parte degli stessi.

Sono circa una decina i campetti di interesse di quartiere già noti, cui aggiungere le palestre scolastiche, strutture per lo sport di base per le quali ora si dovrà rivedere anche il piano tariffario in uso, fermo da diversi anni.

In quarta commissione alla presenza dell’assessore allo sport, Vaccaro, nuovamente il dirigente Califano si è trovato a dover rispondere sia a quesiti già affrontati, come l’annoso problema ancora difficilmente superabile nel breve periodo della riapertura di tutti gli impianti, che quelli all’ordine del giorno.

La proposta al vaglio dell’amministrazione comunale, che dovrà essere approvata in giunta, è quella di fissare al 5% la percentuale unica come tariffa di uso in caso di eventi a pagamento, con un euro in più per i campi all’aperto e palestre scolastiche (seguendo il tariffario per il Palagatti in questo caso) per passare dal 18% al 36% di copertura dei costi dei servizi a domanda individuale, essendo previsto dagli obblighi del piano di riequilibrio.

Costi orari che così potrebbero spaziare per gli allenamenti tra i 3 ed i 10 euro per gli impianti di interesse di quartiere, dai 4 ai 6 euro per le palestre scolastiche, con costi fissi diversi invece per le partite o uso giornaliero.

Fissate le tariffe, bisognerà poi stabilire chi le riscuoterà: ci sarà un bando di gestione per gli impianti di quartiere, mentre le palestre scolastiche avranno la mediazione tra utenti e direzioni scolastiche (il Comune potrebbe essere “cabina di regia” nel ricevere e stilare il calendario d’uso).

«Stiamo facendo una ricognizione dei vari campetti, da cui è emerso un ritorno al Comune anche della disponibilità di un campo alla Marinella, per capire i problemi strutturali in ottica di gestione. Per ogni struttura ci sarà una diversa gestione, con tariffe però uguali per tutti con equilibrio tra spese ed incassi» spiega il dirigente ai consiglieri comunali, «l’idea per gli affidamenti sarà quella di progetti di conversione e messa in sicurezza da parte dei privati, con le tariffe di uso però stabilite dal Comune».

Stilate le linee guida per per la concessione in gestione ed uso degli impianti sportivi di interesse di quartiere privi di rilevanza economica

Uno degli ultimi atti amministrativi in tal senso era stato nella prima amministrazione Mascaro, quando a novembre 2017 erano state delle linee guida per stilare un bando che però poi non vide la luce per il successivo scioglimento del consiglio comunale. In quel tempo gli impianti indicati erano:

  • polivalente di località Gabella;
  • calcio di contrada Ferrantazzo;
  • campetto sportivo di località Savutano (Via Coschi);
  • campetto “Salvatore Miceli”;
  • impianto di gioco per la pratica di base dello sport delle bocce a Bella;
  • campetto di pallamano di Sant’Eufemia;
  • bocciodromo di Piazza 5 Dicembre;
  • pista polivalente all’aperto della Scuola Elementare Barbuto;
  • campetto via Razionale – via Piersanti Mattarella;
  • campetto via dei Gelsomini;
  • campetto polivalente località Acquadauzano;
  • campetto parrocchia Maria SS. Delle Grazie – via F. Costabile.

Nell’elenco non comparivano così il campo comunale “Scarpino” di San Pietro Lametino, il campetto Comunale “Pino Ruberto” di Piazzetta Garibaldi, con anche altre situazioni ora da dover poi gestire (vedi il nuovo campetto costruendo dietro la chiesa di Santa Maria Goretti nei pressi di via Beato Angelico).

Più tortuoso, non avendo personale in numero adeguato, il percorso che porti all’apertura pomeridiana di tutte le palestra scolastiche  che al mattino vedono gli alunni fare educazione fisica. Secondo Califano «attualmente l’unica palestra già aperta all’uso pomeridiano è una delle due della Pitagora, per le altre è un problema documentale più che strutturale in ottica di agibilità burocratica per l’uso pubblico extrascolastico».

Nel regolamento degli impianti sportivi attualmente vigente le palestre scolastiche indicate son quelle di:

  • Scuola Elementare Bella
  • Istituto Comprensivo “Don Milani” – San Teodoro
  • Scuola Elementare 5° Circolo – Savutano
  • Scuola Elementare 7° Circolo – Don Bosco. E
  • Scuola Elementare “Borrello” (Piano Terra – 1° Piano)
  • Scuola Elementare “Maggiore Perri”
  • Scuola Media “Pitagora” (Piano Terra – 1° Piano).
  • Scuola Media “Nicotera” (Piano Terra – 1° Piano)
  • Istituto Comprensivo “Fiorentino”
  • Istituto Comprensivo “Ardito”
  • Istituto Comprensivo “Manzoni”
  • Istituto Comprensivo di Sant’Eufemia.

Rientrano invece negli impianti di interesse cittadino privi di rilevanza economica il Palagatti ed il Palasavutano per i quali, se e quando si troverà la giusta quadra burocratica per la totale riapertura, sarà emanato un apposito bando al pari dei 4 impianti per cui ci si potrà candidare entro la seconda settimana di luglio su Mepa. Essendo ad oggi il Palagatti l’unico impianto indoor adeguato ad ospitare gare delle prime squadre dei vari sport, la spinta dalle società sportive rimane più verso questi due impianti che quelli di quartiere o di base per la bella stagione.

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