Vigor Lamezia sdegnata contro l’Fc Lamezia Terme poiché il gestore ha colorato di gialloblu il D’Ippolito

Biancoverdi che giocheranno domenica al "Rocco Riga", mentre in via Marconi andrà in campo la serie D

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Prima giornata casalinga per le compagini lametine di serie D e Promozione questa domenica, ed è già tempo di polemiche tra una sponda e l’altra in merito al “Guido D’Ippolito”.

La Vigor Lamezia annuncia che la gara contro il San Giorgio 2012 domenica, esordio casalingo per i biancoverdi in questo campionato di Promozione, non si svolgerà al “Guido D’Ippolito” ma allo Stadio “Rocco Riga” di Sant’Eufemia. «La motivazione di tutto ciò è a causa delle modifiche ornamentali che sono state effettuate allo Stadio “Guido D’Ippolito” ad opera del gestore dello Stadio stesso, trasformando diverse parti dello Stadio da biancoverdi a gialloblù (cancello d’ingresso degli spogliatoi, sediolini della tribuna, spogliatoi dello Stadio ecc.)», lamenta la società biancoverde verso l’Fc Lamezia Terme, che ha ottenuto da unica concorrente la gestione dello stadio di via Marconi per 5 anni, e che avrebbe comunque giocato domenica in via Marconi per l’esordio in serie D (da regolamento sarebbe dovuto essere la squadra di Promozione a chiedere l’anticipo al sabato).

«Tale situazione rappresenta, senza una specifica autorizzazione da parte degli enti preposti, oltre ad una palese violazione delle norme che regolamentano le condizioni della concessione, una offesa alla città di Lamezia Terme», si contesta, «lo stadio Guido D’Ippolito da quasi un secolo rappresenta i colori biancoverdi e pertanto, fin quando non verranno ripristinati i colori biancoverdi, la Vigor Lamezia non metterà piede nel proprio Stadio. Con la speranza e fiduciosi che gli organi competenti interverranno in maniera sollecita, confidiamo di poter, al più presto, giocare nel nostro Stadio».

Curiosamente, però, era stato Felice Saladini da presidente della Vigor Lamezia nella stagione 2020/21 a montare i sediolini, i pannelli e tinteggiare la tribuna con i colori biancoverdi, ed ora da presidente dell’Fc Lamezia Terme ha scelto i colori della propria squadra come visto fare anche in altri stadi italiani.

Nella stessa convenzione tra gli obblighi del concessionario compaiono anche gli aspetti contestati dai biancoverdi, come le tinteggiature, la cartellonistica, la manutenzione ordinaria che non prevede nè un obbligo cromatico nè autorizzazione da parte del Comune (diverso il caso per insegne pubblicitarie diverse dai cartelloni a bordo campo, o le opere di miglioramento strutturale che richiedono autorizzazioni dei lavori).

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