“Prossimo anno possiamo puntare sia alla vittoria di Coppa che campionato con l’evoluzione sperata”

Domenica ultima gara stagionale per la Promosport Women, che andrà in Basilicata a far visita al Viggiano

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Domenica ultima gara stagionale per la Promosport Women, che andrà in Basilicata a far visita al Viggiano per lo scontro diretto tra due squadre senza punti nella fase interregionale delle vincenti della propria Coppa Italia regionale (di contro a Catania il Molfetta affronterà le padrone di casa per decidere chi supererà il turno).

Un impegno per le ragazze di mister Crupi che conclude la seconda stagione agonistica per la società biancoblu, in cui si è continuato un progetto iniziato lo scorso anno per riportare in attività il calcio ad 11 rosa nella città della piana. Divenuta team manager questa stagione, Rosetta Gigliotti ammette come «è stato bello passare dal campo a questo nuovo ruolo, mi è stata data la possibilità di continuare a far parte di questa grande e bella società. Sto cercando di svolgere questa nuova veste nel modo migliore possibile, la società è alla sola seconda stagione nel settore femminile e quindi tutti insieme abbiamo dovuto costruire quasi da zero. Paradossalmente costruire lo spogliatoio è stato l’aspetto più difficile sulla carta, ma nei fatti uno dei più facili come alcune partite».

Nel percorso ad inizio stagione è arrivato il primo trofeo, con la vittoria della Coppa Italia regionale. La team manager ricorda come «lo scorso anno arrivammo in finale ma l’obiettivo ci è sfuggito per un soffio, quindi abbiamo fatto un passo in avanti sul piano della maturità calcistica per un primo obiettivo stagionale. Ci abbiamo creduto di più, ma c’era anche una preparazione migliore ed un anno in più di esperienza tanto per la società che per la squadra. Probabilmente ci è mancato un ulteriore step per poter vincere anche il campionato, che era alla nostra portata, ma abbiamo collezionato comunque un secondo posto come nell’anno precedente. Sono tutte basi su cui migliorare, il prossimo anno possiamo puntare sia alla vittoria di Coppa che campionato se avremmo ancora l’evoluzione sperata».

Ulteriore fase di crescita si sta rivelando, anche se senza vittorie, la fase interregionale di Coppa Italia, avendo affrontato Catania e Molfetta: «non abbiamo ancora quella maturità necessaria per affrontare determinate situazioni, non siamo abituate a cambiare marcia come invece avviene in altre realtà. Sono tutti fattori che potranno arrivare con il tempo, dipenderà anche dal contesto del movimento».

Nel rapporto tra prima e seconda stagione si esprime anche Valentina Stranieri, componente della compagine già dallo scorso campionato: «sicuramente è un bilancio positivo, abbiamo come gruppo preso più consapevolezza e c’è stata una crescita. La società ha rinnovato parte della rosa e dello staff, l’ambizione era quella di poter sia vincere la Coppa Italia regionale che il campionato e fare un altro salto di qualità, ma nel giro di due anni possiamo darci un 6 di incoraggiamento a fare meglio già dalla prossima stagione».

Rimane così un ultimo impegno, la trasferta in provincia di Potenza, per poi pensare a quel che sarà. «Purtroppo non proseguiremo il nostro cammino in Coppa, ma rimane un’esperienza che ci porteremo dentro come gruppo. Molte ragazze sono alle prime partite, questa seconda fase stagionale ci ha permesso comunque di andare oltre i confini regionali, conoscere con trasferte più lunghe nuove realtà, campi e ragazze diverse» valuta la giocatrice di Decollatura, «sono aspetti che altrimenti non avremmo affrontato. Sono sicura che anche questa è stata una formazione che va oltre l’aspetto tattico o tecnico».

Calcio femminile che, anche in Calabria, vede spesso il salto dalla scuola calcio direttamente in prima squadra per le ragazze, che in assenza di tornei ufficiali dedicati alle varie categorie giovanili già dopo i 14 anni si trovano ad allenarsi con compagne anche molto più grandi. Un fattore di confronto che secondo la Sirianni ha sia aspetti negativi che positivi: «mancando una fase di mezzo il vivaio di ogni società, se esistente, poi porta ad una scelta obbligata nel percorso di crescita di ogni ragazza. Da un lato quindi è più facile attualmente costruire una squadra più esperta di ragazzi che di ragazze, essendo più alto il numero di tesserati, dall’altro però si ha più tempo e possibilità di cimentarsi a certi livelli avendo un graduale percorso anche di maturazione. Responsabilizzare giovani di 16 anni è anche legato ad un movimento che è nuovamente in crescita».

Dove non c’è differenza tra genere e categoria è il settore dell’ESport, con la divisione online della Promosport nel torneo regionale che vede la Stranieri capitana della squadra completata da alcuni elementi del settore giovanile maschile per le partite a Fifa su PlayStation: «il campionato calabrese è ancora in corso, avevo già avuto esperienze con la divisione femminile ma questa stagione stiamo portando avanti un progetto societario unitario. Al momento siamo primi in classifica, ma abbiamo davanti ancora tutto il girone di ritorno, di certo proveremo a primeggiare anche lì come successo in questa stagione nel campo».

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