Fabrizio Maglia torna al “D’Ippolito” da direttore sportivo dell’Fc Lamezia Terme commentando passato e futuro

Prossimo l'accordo ufficiale con il tecnico, già avviate le interlocuzioni per costruire la squadra. Passaggi anche su Dirty Soccer e vicenda Reggina

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Con Pasqualino Rettura nuovo addetto stampa dell’Fc Lamezia Terme, prima uscita ufficiale davanti ai giornalisti per il nuovo direttore sportivo gialloblu, Fabrizio Maglia.

Il presidente Massimo Amendola ha il compito di aprire le danze al “Guido D’Ippolito”: «Fabrizio Maglia in questa città non ha bisogno di presentazioni, cerchiamo di iniziare un nuovo percorso sotto il marchio Fc, la strada verso un traguardo che speriamo poter festeggiare a fine stagione. Avere un lametino sarà un ulteriore marcia in più, senza voler venire alla stima per chi l’ha preceduto, speriamo che con la sua esperienza ci aiuti a migliorare».

Oltre ai giornalisti a latere della conferenza stampa anche semplici tifosi ed i vertici della Promosport, presenza che potrebbe dare un segnale di ulteriori intrecci societari. Amendola a riguarda dichiara che «apriamo le porte a tutti quanti, la presenza dei vertici della Promosport è successiva ad un invito a presenziare a questa giornata e non esclude altre collaborazioni. Il nostro progetto rimane quello di valorizzare la città, spero che sia l’anno giusto per poter raggiungere traguardi che ci siamo preposti». Che il terzo anno sia quello giusto? Il presidente reputa che «cerchiamo come ogni stagione di fare il possibile, il calcio non è una scienza esatta ed il nostro progetto ha avuto dei canoni ben precisi ed obiettivi noti».

Il direttore Fabrizio Maglia, dopo i ringraziamenti alla società per averlo scelto, valutando come per certi versi inaspettata la chiamata ricevuta: «sono orgoglioso, capisco che ci siano delle aspettative a far sempre meglio, ma va ringraziato anche chi mi ha preceduto per il lavoro fatto: sulla carta si possono costruire squadre importanti, poi c’è il responso del campo. Questa città merita il professionismo, sapete il mio modo di lavorare, non possiamo escludere a priori di fare errori ma con la società alle spalle potremmo levarci molte soddisfazioni».

Giugno è ancora il mese delle voci di mercato, vere o indotte dai portatori di interesse, ed il primo impegno per il nuovo ds sarà così quello di siglare l’accordo con il tecnico per la nuova stagione e poi costruire una squadra tra conferme e nuovi arrivi. I nomi che si fanno son quelli di De Luca, Novelli, Giampà e Vanzetto per la panchina, con anche prime ipotesi per giocatori (il centravanti Cruz ed il difensore Marchetti per citare due over), ed un cartello “lavori in corso” che potrebbe portare a breve alle prime ufficializzazioni afferma Maglia: «abbiamo già le idee chiare su guida tecnica e giocatori, alcuni accordi sono prossimi dall’essere annunciati. La squadra era composta da elementi importanti, alcuni saranno riconfermati, ma i risultati che si aspettavano non sono arrivati. Molte cose andranno cambiate, poi aspettiamo le risposte dal campo. Le ufficializzazioni arriveranno a giorni, partendo dal tecnico con cui stiamo già lavorando, sappiamo come e dove intervenire ma in questa fase c’è anche il mercato alimentato dai procuratori».

L’ambizione è quindi quella di centrare il salto di categoria, ma se sia l’anno giusto forse è ancora prematuro come valutazione secondo il ds: «dovrebbe e potrebbe esserlo, ma in campo vanno i calciatori, l’obiettivo minimo sarà quello di non fare la comparsa ma lottare fino alle ultime giornate. Vincere non è mai facile, un episodio al 90° può cambiare una stagione, il campionato di serie D ha tante difficoltà, questa società da quando è nata ha da subito programmato di voler ambire a certi traguardi, ma al momento non abbiamo neanche contezza di quali saranno le avversarie campane nel nostro girone, sicuramente ci saranno più squadre che avranno l’ambizione di vincere il campionato».

Maglia assicura di avere avuto «un budget importante, al di là di quanto si sia speso gli altri anni, ma avere tanti soldi non garantisce di averli spesi al meglio», non celando una certa emozione nel rimarcare coincidenze temporali: «il 10 giugno è nato mio figlio (Francesco, presente in sala stampa), nella stessa data ritrovavo la libertà per la vicenda incresciosa che mi ha coinvolto, oggi riprendo la mia attività professionale in questo stesso stadio. Spero che tutte queste coincidenze siano preludio all’anno giusto per me e questa società».

Davanti ad alcuni rappresentanti del club dei tifosi Maglia precisa ancora come «non c’è una tradizione consolidata di tifoseria organizzata, il progetto ha solo tre anni quindi ad oggi sono state più partite da salotto senza pressione di una tifoseria. Dobbiamo fare in modo che i calciatori abbiano una carica caratteriale forte, gente che bruci l’erba in campo, e la scelta degli over oltre al valore sportivo conterà anche su quanto potranno dare ai più giovani. Sugli under ho la fortuna di avere in casa un osservatore (riferimento al figlio Francesco che ha ricoperto questo ruolo per società professionistiche come il Bologna negli ultimi anni nel Sud Italia), stiamo quindi spulciando più profili andando a pescare anche dalle società professionistiche calabresi. Non esiste squadra forte se non indovini i giovani, che oltre alle caratteristiche tecniche e tattiche deve avere anche il giusto carattere».

EXTRAFC

Un passaggio così arriva anche sulla vicenda Dirty Soccer e gli sviluppi: «in quel maggio 2015 molto si è detto e scritto sul mio conto, dopo che Fabrizio Maglia è stato stralciato, e non rinviato a giudizio come altri, non ho visto una riga a favore di tale notizia, non era mio compito dover dare giustificazioni o rettifiche. Mi sarei aspettato una reazione diversa, forse di questa esperienza mi rimprovero di essere stato troppo leggero in alcuni aspetti, ci sono dei passaggi che ad oggi ancora non sono emersi: negli ultimi mesi di quell’esperienza avevo visto delle cose che non mi piacevano, ho preferito allora mettere la testa sotto la sabbia perché speravo e credevo di essere riuscito ad arginare certe cavolate che poi hanno penalizzato tutta una società ed una squadra che era andata in campo a Lecce, Salerno e via dicendo. Quella squadra forse con pochi innesti avrebbe potuto giocarsela per qualcosa di importante, purtroppo l’avvicinarsi di alcuni personaggi ha portato l’arrivo di un terremoto le cui conseguenze sono note ma che noi non potevamo all’epoca immaginare».

Si passa poi a parlare anche di vicende extralametine, come la comproprietà di Felice Saladini tra Reggio Calabria e Lamezia Terme, che secondo Maglia potrebbe interessare relativamente la sponda gialloblu: «le vicende della proprietà sul fronte Reggina non credo influiscono sulla nostra situazione, attendiamo anche noi l’evolversi della situazione che seguiamo sui giornali, ma credo che Saladini abbia risanato una società e seguito delle possibilità date in quella fase di acquisizione con i debiti trovati».

Il cambio di colori a livello professionale, dai biancoverdi lasciati nel 2015 ai gialloblu trovati nel 2023, è stato fonte di numerosi commenti nella piazza calcistica lametina vista l’avversario di una parte per l’altra, ma Maglia cerca di rasserenare i toni: «è normale che essendo questa una società giovane debba fidelizzare un proprio seguito, il percorso dipende anche dai risultati. Dall’altra parte parliamo di una società centenaria, che a quindi una propria storia, ma ognuno è giusto abbia la propria identità. Siamo in categorie diverse, il rispetto comporta di chiarire alcune vicende come la questione atavica dello stadio o magari prestito di giovani. Per il bene della città serve un approccio diverso, un dialogo rispettoso in cui ognuno va per la propria strada».

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