Auspicati in 30 giorni i tempi per approvare in consiglio comunale le nuove regole per gli impianti sportivi

A livello istituzionale la proposta passerà dalla giunta, per poi arrivare al voto nella sala Luisi

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Potrebbe essere stata l’ultima seduta di commissione, prima dell’approdo in consiglio comunale per l’approvazione, per gli aggiornamenti relativi al regolamento comunale relativo agli impianti sportivi.

A livello istituzionale la proposta passerà dalla giunta, per poi arrivare al voto nella sala Luisi, ed in tale ottica si doveva inquadrare la seduta con l’assessore allo sport Luisa Vaccaro, che però non si è molto sbilanciata in valutazioni o giudizi rimettendo la palla agli uffici (ed in tale ottica il dirigente Nicotera aveva già chiesto, dopo mesi di lavoro, di ridurre e non ampliare il regolamento).

Cartelli ed insegne da autorizzare, e partite ufficiali predominanti sugli allenamenti, ultimi correttivi per gli impianti sportivi

Si torna a concentrarsi sul tema dei riferimenti alle società che sono i gestori degli impianti nelle cartellonistiche e targhe, giungendo ad una mediazione che preveda che tale eventualità possa avvenire solo dopo autorizzazione dell’amministrazione comunale, distinguendo dal caso della denominazione a pagamento dell’impianto con apposito contratto di sponsorizzazione. Da un divieto generale diventa così un più articolato “divieto salvo autorizzazione” che lascerebbe discrezionalità e quindi non cambierebbe le ambiguità emerse tra regolamento e convenzioni in essere che gli aggiornamenti al regolamento avrebbero dovuto risolvere. Anche in questo caso si gioca la carta “scelta politica” e si va avanti, anche se nei fatti gli impianti con un gestore previsto ad oggi sono 4 (i tre stadi Riga, Renda e D’Ippolito, più il Palasparti), cui dovrebbe poi aggiungersi il nuovo palasport di via del Progresso, mentre per i campi Provenzano e Fronti gli indirizzi sono quelli del progetto di finanza.

Si auspica così, con sollecito su eventuali rimostranze ed osservazioni a giunta e uffici, di arrivare a concludere il tutto entro 30 giorni.

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