Paladino sottoscrive il Patto per Lamezia ma rimanendo anche lui monogruppo distinto

Si voteranno punti sostenuti dalla maggioranza ma senza farne parte

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    La maggioranza si arricchisce di un nuovo volto, anzi no. Nella conferenza stampa “last minute” convocata nella Sala Napolitano da 3 dei vari monogruppo presenti in consiglio comunale, rappresentati da Chirumbolo, Cristiano ed Isabella, viene annunciata la sottoscrizione del Patto per Lamezia (10 punti di sintesi delle linee programmatiche del sindaco Mascaro già approvate a settembre) anche da parte di Giuseppe Paladino, consigliere eletto con una delle liste che avevano appoggiato Pasqualino Ruberto alla carica di sindaco un anno fa ma che già dopo il primo consiglio comunale, in cui era stato eletto come vicepresidente nelle fila dell’opposizione, era passato al gruppo misto (cambio non ratificato in consiglio comunale ma solo al momento della composizione delle commissioni).
    Paladino giustifica tale scelta come condivisa con il da poco formato “movimento popolare per il mezzogiorno”, specificando che «non ci saranno ulteriori richieste di postazioni, ma solo condivisione su determinate linee programmatiche portate avanti dal sindaco Mascaro per cercare, per quanto possibile vista la situazione di predissesto, lo sviluppo della città tramite i 10 punti del Patto per Lamezia sottoscritto in precedenza dai consiglieri Chirumbolo, Cristiano, Isabella», i quali si prodigano in elogi verso l’ex consigliere di opposizione e rimarcano come non si ci vuole contrapporre alle altre forze della maggioranza.
    Su tale punto Paladino però distingue sostenendo che «non sono entrato in maggioranza, con il movimento abbiamo sottoscritto un patto per determinati punti. Voteremo le azioni amministrative che faranno bene alla nostra città». Alla fine alla firma sul patto non corrisponde un unico gruppo consigliare, ma 4 distinti consiglieri sui cui voti potrebbe contare di volta in volta il sindaco con le proprie proposte (visto che il ruolo degli assessori, quanto meno di immagine e presenza, nella discussione è sempre più minore con l’andare del tempo).
    A circa un anno dalle elezioni amministrative intanto sia presidente che vicepresidente del consiglio comunale hanno abbandonato la lista con cui si erano presentati (e raccolto il podio per miglior risultato tra gli aspiranti consiglieri): De Sarro da Forza Italia è passato insieme agli altri fedeli a Galati in Calabria al Centro; Paladino dopo una separazione quasi istantanea con le forze che avevano appoggiato Ruberto alla corsa di primo cittadino, in questo anno ha tenuto in aula un basso profilo (molte astensioni durante le votazioni, come quella a settembre sulle linee programmatiche del sindaco che però son riportate nel patto siglato, o in dissenso con il resto della linea dell’opposizione) per ritrovarsi con un altro movimento recentemente (ma non potendo costituire nuovo gruppo, avendo bisogno almeno di 2 elementi per essere ratificato).

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