I grillini davanti la Cattedrale lanciano la raccolta firme per un nuovo assetto delle strutture sanitarie calabresi

Il meet up lametino riassume l'ultimo anno di attività nella città della piana dopo l'esito senza eletti del maggio 2015

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    Una sorta di mini raduno per gli aderenti calabresi del movimento 5 Stelle che si son trovati su Corso Nunistrano occupando l’area davanti la Cattedrale per avviare la raccolta delle firme in tutta la regione per la presentazione di una proposta di legge, predisposta dal M5S, ma d’iniziativa popolare, per un nuovo assetto delle strutture sanitarie calabresi con 3 aziende sanitarie territoriali ma organizzate in modo diverso rispetto alla fase attuale commissariale.
    Attivisti e portavoce dai vari comuni calabresi, ed i rappresentanti pentastellati alla Camera, al Senato, al Parlamento Europeo hanno espresso le proprie opinioni provenienti dai vari territori, con chiusura affidata a Luigi Di Maio Vice Presidente della Camera.
    Per l’aspetto lametino Ferdinando Gaetano ricorda la campagna elettorale dello scorso maggio, rimarcando come punto forte l’aver condannato online le affissioni abusive degli altri candidati, e dopo il non successo delle urne (nessun rappresentante grillino figura in consiglio comunale, ma nonostante ciò si ci dichiara soddisfatti) le denunce fuori da via Perugini non son cessate, come quelle contro gli impianti biomasse (come quello che sarebbe dovuto sorgere in via del Progresso da intervento privato) ed i fumi provenienti dal campo Rom (secondo i grillini ora “spostati nel tempo” avvenendo di notte, successivamente agli arresti avvenuti a febbraio) accodandosi al coro di chi ne lamenta il mancato sgombero.
    Nel riassunto di quanto fatto nell’ultimo anno si specifica come si attenda l’esito dell’esposto presentato in Procura contro la mancata bonifica della discarica dismessa dal 1992 a lato del rettifilo Bagni (per i quali nel recente piano triennale delle opere pubbliche son stati approvati interventi pari a 3.604.500 euro nel 2016 da fondi Por Calabria FESR 2007 – 2013), ma anche l’esito dell’indagine che ha coinvolto il padre del presidente del consiglio comunale, De Sarro, sulla presunta cifra data in campagna elettorale per favorire la campagna del figlio, ricordando infine l’incarico (poi revocato) del vicesindaco in difesa di un imputato indicato come appartenente ad una locale cosca.
    g.g.

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