Al ‘Da Vinci’ laboratori con robot Nao e tecnologie 3D

Ottenuto un finanziamento Por da 85.000 euro

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    L’Iis “Leonardo Da Vinci” è destinatario di un finanziamento Por Calabria – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” dell’importo di 85.000 euro.
    Il progetto si propone di diffondere la cultura dell’innovazione digitale attraverso le nuove tecnologie, sempre in evoluzione, favorendo il miglioramento delle conoscenze e delle competenze degli allievi. L’obiettivo è quello di dar vita a un sistema-scuola in grado di mettere a frutto una quantità sempre più grande di informazioni e strumenti dove gli studenti dei vari indirizzi diventano utenti consapevoli di ambienti e strumenti digitali, creatori, progettisti e  produttori  di idee.
    La proposta progettuale nasce dall’esigenza di creare uno spazio scientifico multidisciplinare per l’apprendimento che coniughi la più alta innovazione tecnologica per la didattica con la metodologia collaborativa e laboratoriale “Learnig by Doing” (imparare facendo).
    Per la connotazione prettamente tecnologica dell’Istituto (Indirizzi Informatica e Telecomunicazioni, Meccanica Meccatronica ed Energia, Elettronica ed Elettrotecnica, Grafica e Comunicazione, Manutenzione ed Assistenza Tecnica, Produzioni Industriali ed Artigianali) le priorità formative si concentrano nel promuovere  e rafforzare la produzione e la condivisione di contenuti digitali ma soprattutto supportare la  sperimentazione di nuovi modelli attraverso l’ideazione e la creazione di prototipi che possano diventare prodotti innovativi da inserire sul mercato favorendo il collegamento tra  mondo della scuola e mondo del lavoro. Si prevede la creazione di un moderno ed innovativo laboratorio scientifico che consenta  un approccio didattico in uno spazio sufficientemente flessibile da permettere  lo svolgimento di lavori di gruppo, dove l’esperienza di ricerca e sperimentazione abbia delle reali ricadute soprattutto sulle discipline dell’area professionalizzante ma anche trasversali a tutte le altre discipline, ed in cui  l’insegnante non svolge  lezioni frontali ma assume il ruolo di facilitatore ed organizzatore delle attività tenendo conto degli stili cognitivi di tutti gli alunni, compresi coloro che manifestano esigenze educative speciali e  particolari.
    In particolare è previsto l’utilizzo di sistemi di realtà virtuale, scanner tridimensionali e stampanti 3D, gli studenti esperimentano e potenziano competenze e abilità nel campo dell’osservazione, analisi e sintesi dei fenomeni con ricadute trasversali fruibili in ambiti diversi:  costruire in 3D e sviluppare l’organizzazione degli spazi o di modelli/prototipi, condividere i risultati, collaborare e scambiare esperienze a distanza, costruire oggetti tridimensionali e caricarli nei mondi virtuali.
    Un kit permette di svolgere attività di sperimentazione didattica nel campo scientifico, fisica, meccanica, termologia, elettrologia, elettrostatica, acustica, ottica, elettromeccanica.
    Un altro prevede l’acquisizione di Nao, un robot umanoide programmabile che sta trovando applicazione nel settore della didattica e non solo. L’utilizzo di Nao in classe consentirà agli studenti di sviluppare un approccio sperimentale e strutturato che permetta di trovare soluzioni creative, adattandosi ad una grande varietà di contenuti trasversali. La robotica umanoide è un campo di ricerca emergente destinato a catalizzare nei prossimi decenni l’attenzione e gli sforzi di scienziati e case costruttrici e vede l’Italia paese leader a livello mondiale. 

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