Il comitato per i 50 anni di Lamezia lancia la proposta di una sola lista per candidato a sindaco

Si schiera ancora contro la futura azienda unica sanitaria catanzarese che non riguarderebbe la città della piana

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    Rivendicando un proprio ruolo «ad esprimere liberamente le proprie opinioni come chiunque», i componenti del comitato sorto per organizzare le celebrazioni dei 50 anni di Lamezia Terme tornano a voler esprimere la propria opinione sulla sanità catanzarese: «le attività tendenti alla fusione degli ospedali di Catanzaro sembrano essersi raffreddate senza che questo significhi una presa di coscienza della richiesta di Lamezia di avere una programmazione unica per l’intera area centrale. E’ evidente che si intende superare lo scoglio elettorale perché diversi attori politici di  quel tavolo sono candidati ed il collegio elettorale riguarda anche il territorio lametino».
    Se domani è prevista l’ennesima manifestazione davanti all’ospedale “Giovanni Paolo II”, il comitato reputa che «la programmazione sanitaria è oggi l’impegno che dobbiamo richiedere ai candidati alle politiche del prossimo 4 marzo perché non v’è alcuna motivazione a tener fuori l’area lametina  concentrando e moltiplicando le risorse e le specialità solo nella Città di Catanzaro», ricusando anche la questione del piano di rientro sostenendo che «la questione non è  tecnica, è  politica, della politica che vuole decidere  imponendo scelte di parte, di quella parte che oggi è più forte e rappresentata».
    Nella nota stampa si rammenta che «Lamezia oggi è ancora una città scossa dal terzo scioglimento del consiglio comunale in meno di 30 anni e la ricorrenza del cinquantenario della istituzione ha evidenziato il grande malessere che la percorre, ritenendo, a ragione, di aver visto senza alcun motivo  non riconosciuti gli obiettivi che erano alla base della stessa nascita della Città. Ne sta conseguendo un progressivo allontanamento dalla partecipazione alle tornate elettorali, che è il vero pericolo per la Città che rischia di consegnare i destini dello sviluppo ai pochi che continueranno ad andare a votare».
    Anche il comitato arriva così a proporre, come già avvenuto da altre parti politiche in questi primi mesi del 2018, «l’apertura di un tavolo di discussione con i partiti e le associazioni civiche per  lavorare ad una “Carta di Lamezia” contro gli scioglimenti che abbia al primo punto “una sola lista per ogni candidato sindaco”. L’obiettivo che poniamo alla città è di avere un documento condiviso che impegni tutti nella programmazione e nella conduzione della campagna elettorale, nel periodo del voto  e dopo  il voto, nella gestione della amministrazione comunale», anche se questo passaggio sarebbe già compreso nelle linee programmatiche che ogni nuovo primo cittadino deve portare in consiglio comunale.
    g.g.

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