«Paradossale non partecipazione del Comune a bando impianti sportivi. Chiediamo alla commissione straordinaria le ragioni»

Appare improbabile, dato il modus operandi, che da via Perugini arriva anche solo un comunicato stampa di spiegazione

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    «Esattamente un anno dopo la “mannaia” che si è abbattuta sugli impianti sportivi della nostra città, con conseguenze irreversibili per tutto il mondo dello sport lametino, apprendiamo che dal nostro Comune non è giunta alcuna domanda di partecipazione al bando regionale per gli impianti sportivi», dichiara con stupore e delusione Rosario Piccioni, ex consigliere comunale di opposizione nell’amministrazione Mascaro ma in precedenza assessore allo sport e lavori pubblici della giunta Speranza.
    Piccioni sottolinea come «dagli interventi per l’agibilità e la messa in sicurezza agli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’adeguamento sismico, un’altra occasione persa per la nostra città», chiedendo alla commissione straordinaria «di conoscere le ragioni della mancata partecipazione del nostro Comune a un’occasione unica per il mondo dello sport calabrese, per la quantità di risorse messe a disposizione e per l’ampia tipologia di interventi finanziabili. Siamo al paradosso: in una città dove compagini sportive sono costrette a ritirarsi dai campionati nazionali o a “migrare” di volta in volta in una città diversa per poter disputare le partite, chi guida la città in questo momento non ha consentito al nostro Comune di  partecipare a un bando regionale che – ricordiamo– prevedeva premialità  proprio per gli interventi riguardanti impianti inagibili e non aperti al pubblico. Se lo stesso “pugno duro” utilizzato per chiudere strutture e impedire manifestazioni si fosse utilizzato per intercettare opportunità di finanziamenti, probabilmente la città, al termine di questo primo anno di commissariamento, non sarebbe nelle condizioni in cui si trova».
    Se appare improbabile, dato il modus operandi, che da via Perugini arriva anche solo un comunicato stampa di spiegazione, si può supporre che una delle motivazioni sia la cronica assenza di personale tecnico disposto a progettare gli interventi, anche se gli stessi son da aprile presenti nei piani triennali delle opere pubbliche e delle priorità.
    Piccioni ricorda gli appelli e l’incontro convocato sul tema, così come la proroga per la presentazione delle domande da parte della Regione, constatando come «rispetto a tutto questo, da parte della commissione straordinaria, non c’è stata nessuna iniziativa. Tutti i nostri appelli sono caduti nel vuoto. Va sicuramente un plauso a quelle associazioni lametine che, nonostante questo atteggiamento da parte della commissione, hanno partecipato autonomamente al bando regionale, dando prova di un  impegno appassionato per lo sport e per la città che va al di là di certe incomprensibili e ingiustificabili chiusure».

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