Si annuncia l’ennesimo esposto denuncia da parte della politica cittadina in merito all’emergenza rifiuti in città

Ultimo ad annunciarlo è Nicola Mastroianni, ex consigliere comunale, che invita la Procura ad indagare

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    Si annuncia l’ennesimo esposto denuncia da parte della politica cittadina in merito all’emergenza rifiuti in città. Ultimo a comunicarlo è Nicola Mastroianni, ex consigliere comunale, che invita la Procura a «procedere con le necessarie indagini al fine di verificare e sanzionare le eventuali responsabilità circa le pessime condizioni igienico sanitarie della città dovute al mancato ritiro dei rifiuti e ad una pulizia della città che va ben oltre l’approssimazione nonostante il pagamento oneroso dei servizi attraverso la Tari e un Contratto di Servizio che Lamezia Multiservizi Spa ha sottoscritto con il Comune di Lamezia Terme che evidentemente non ne controlla la reale applicazione».
    Altra richiesta è quella di «valutare l’adozione di un provvedimento tempestivo che disponga l’eliminazione dei cassonetti di raccolta di rifiuti solidi urbani ancora presenti nel territorio comunale, e che acceleri e renda permanente il funzionamento dell’impianto per far rientrare definitivamente l’emergenza ambientale nella città di Lamezia Terme al fine di garantire gli standard previsti per la gestione ed il servizio dei rifiuti».
    La stessa Procura aveva però acconsentito il sequestro di parte della riaperta discarica di località Stretto in cui sono indagati 3 esponenti della Lamezia Multiservizi, mentre l’emergenza è in tutta la regione al momento per un sistema che si inceppa ad ogni imprevisto.
    Anche in questo caso nessun accenno al piano per la raccolta differenziata non rispettato (Lamezia Sud sarebbe dovuta essere servita da agosto), ai mancati chiarimenti sul sequestro di parte della discarica di località Stretto ad un mese dalla temporanea riapertura, né del cambio di gestione dell’impianto di San Pietro Lametino.
    g.g.

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