Il consiglio comunale approva il nuovo regolamento della biblioteca comunale

Emendamento presentato dalla commissione consiliare che muta alcuni termini su 2 diversi articoli sull'aggiornamento di quanto esistente dal 2006

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Dopo varie riunioni di commissione sul tema per “limare” la proposta della giunta, il consiglio comunale approva il nuovo regolamento della biblioteca comunale.

In aula per ogni consigliere comunale arriva anche una borraccia donata da una azienda privata del settore rifiuti e, dopo inno d’Italia e minuto di silenzio per la giovane lametina morta in Friuli, in premessa il presidenza Zaffina dà come termine previsto dei lavori le 14, quando si riunirà il tavolo di lavoro sulla sanità lametina che chiede il potenziamento del dipartimento di prevenzione, 118 e Usca, oltre al percorso di potenziamento dei tamponi, appurato ieri che difficilmente i locali che avevano ospitato malattie infettive potrebbero tornare a tale uso in tempi brevi in ottica Covid.

Il primo punto di discussione è quello del regolamento della biblioteca comunale, con emendamento presentato dalla commissione consiliare che muta alcuni termini su 2 diversi articoli, con la giunta a proporre l’aggiornamento di quanto esistente dal 2006. «Dobbiamo rendere agevole la consultazione dell’immenso patrimonio librario in nostro possesso», incoraggia il sindaco, «usando metodi adeguati all’era della digitalizzazione» anche se questa sarebbe una nota ancora dolente tanto a Palazzo Nicotera (solo recentemente si è aperta una postazione internet fissa) che in via Perugini (la wifi gratuita negli immobili comunali, compresa la Sala Napolitano, non è presente).

Aggiornamento del regolamento della biblioteca comunale lametina votato al digitale e maggiore varietà di offerta

Riconosce l’impegno e l’ascolto dell’assessore alla cultura, Gargano, il consigliere Ruggero Pegna, auspicando che il lavoro avviato faccia diventare il sistema bibliotecario lametino di riferimento regionale. Elogi anche da Lucia Cittadino, che riconosce il confronto avuto anche nell’accettare in mediazione le divergenze di vedute elogiando il lavoro delle commissioni. Su questo punto Eugenio Guarascio riconosce da un lato l’impegno dei colleghi consiglieri, dall’altro rimarca che manca un impegno sinergico con le altre istituzioni, accusando che «siamo isolati su determinate scelte, che sia il Covid o il campo Rom» andando così fuori dall’argomento della discussione ed anticipando quanto previsto in altri punti.

Ricuce l’ambito Giancarlo Nicotera, ipotizzando di portare «fumetti e libri nel campo rom, per far capire tramite vari linguaggi il concetto di bene e male ma anche di redenzione, ma anche di diritto oltre che di dovere. Per questo tramite la biblioteca si può fare cultura ma anche formazione».

L’apertura al confronto e al miglioramento delle proposte della giunta giunge anche da Rosario Piccioni, che elogia anche il personale in servizio a Palazzo Nicotera per la passione infusa nel lavoro, e da Aquila Villella.

La proposta passa così all’unanimità.

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