Sopralluogo da parte dell’amministrazione comunale al Bastione di Malta per capire lo stato dei luoghi fotogallery

A più di 9 anni di distanza dalla visita del marzo 2014 nel mezzo lavori interrotti e revocati, un finanziamento Pnrr mai valutato, un piano di gestione da dover rivalutare

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A più di 9 anni di distanza dalla visita del 14 marzo 2014 (i lavori di “Acquisizione e valorizzazione del Bastione di Malta” erano stati affidati per 124.459,35 e consegnati il 7 aprile 2014, revocati poi l’11 giugno 2019 tra interdittive antimafia giunte su un subappalto nel 2017, e lavori non eseguiti da parte della ditta dopo diversi stop del cantiere fino al 2019), nuovo sopralluogo da parte dell’amministrazione comunale al Bastione di Malta per verificare quale possano essere le soluzioni da adottare per rendere fruibile il bene culturale ed in che modo. Dalle foto online emerge così il quadro della situazione anche interna all’immobile, acquistato da privati dall’amministrazione Speranza (gli ultimi impegni finanziari sono dello scorso anno), che ha perso l’originale conformazione storica essendo oggi un contenitore spoglio con barriere architettoniche interne.

All’interno del Bastione rimangono così ancora tracce dell’ultima “apertura al pubblico”, ovvero una mostra di quadri effettuata dalla famiglia Iannazzo (all’epoca proprietaria del bene) negli anni 80, con chiodi ancora rimasti piantati nel muro e qualche indicazione all’ingresso della struttura e della sala espositiva, mentre il caminetto all’interno e lo sfogo sulla sommità ricordano il ruolo di “vedetta” che la struttura aveva in linea con le altre torri sparse lungo la costa.

“Non c’è una competizione, ma una coabitazione tra pubblico e privato per la valorizzazione dell’Abbazia”

Da diverse estati oltre agli spettacoli, teatrali e musicali, la vicina Abbazia Benedettina ha trovato anche l’apertura a visite guidate, con l’attuale coabitazione tra pubblico e privato illustrata giovedì in quarta commissione consiliare, e l’assessore alla cultura Giorgia Gargano non aveva fatto mistero di come si stesse già pensando a ripetere tale strategia anche per gli altri beni una volta messi in sicurezza riprendendo il ragionamento embrionale lanciato a gennaio su un affidamento strutturato della fruizione non solo stagionale.

Si torna a parlare di beni culturali in via Perugini, anche se il Comune ha più questioni in sospeso

Per l’estate 2023 l’opera di pulizia dalla vegetazione operata da Calabria Verde ha riguardato più di un bene culturale lametino, compreso il Bastione che a marzo dello scorso anno era stato candidato ad un finanziamento da 2 milioni di euro a valere sui fondi del Pnrr, pratica che però dal Ministero non è stata ufficialmente né bocciata né valutata. Nel progetto era stata illustrata sia un’opera di recupero e valorizzazione, sia un piano economico di gestione, che magari ora andrà rivisto in via Perugini.

Intervento da 2 milioni di euro per valorizzare l’area esterna del Bastione di Malta

Sullo sfondo del lungo periodo la riapertura anche del Castello Normanno, per cui in Agenda Urbana ci sono 1.313.060 euro con pratiche da definire entro fine anno, mentre per gli scavi di Terina non è stato ancora completato il passaggio di consegne al Comune da parte del Ministero, ente nazionale cui rimane l’onore di eventuali ulteriori lavori di scavi.

scavi terina

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