Il comitato Pro Ospedale del Reventino cerca finanziatori per effettuare un ricorso al Tar verso l’ultima ordinanza regionale

Si contesta il limitare le attività ambulatoriali nelle strutture pubbliche della regione

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Ritenendo «fortemente lesiva l’ordinanza n. 82 del Presidente della Regione f.f. Spirlì, di limitare le attività ambulatoriali nelle strutture pubbliche della regione. Un provvedimento che durerà fino al 24 novembre, per il momento, posto che non sia derogato ulteriormente», il comitato Pro Ospedale del Reventino cerca finanziatori per effettuare un ricorso al Tar, sostenendo che «i servizi sanitari ordinari ne restano fuori, alimentando ulteriori drammaticità all’emergenza Covid in atto, che non rimane. e non deve rimanere, quale sola esclusiva preoccupazione, in quanto si può morire anche di altro. Tutto avviene in una delle regioni più povere d’Italia, con fasce deboli, con una popolazione anziana fortemente alta, e queste persone non possono rivolgersi alla sanità privata, solo perchè il pubblico sospende le attività non urgenti. Già le liste al CUP pongono mesi di aspettativa, non in periodo Covid».

Chiedendo consulto ad un legale di Catanzaro, il comitato specifica che «vogliamo dare prova non solo di essere un comitato e un contesto che guarda esclusivamente alla nostra zona montana, ma questa volta lo facciamo per tutti quelli che non si possono curare. Servono circa 2500 euro per il procedimento, in pratica e se trovassimo 300 persone a sostegno dell’iniziativa servirebbero 8 euro a testa, se sono 600 sarebbero 4 euro a testa. Rimane ovvio che ognuno può offrire quanto vuole. Rendiconteremo pubblicamente ogni donazione per chi vorrà farlo, quanto garantiremo ogni eventuale donazione anonima».

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