RicostruiAMO Cortale si schiera contro il procedimento che ha portato un debito fuori bilancio da 4.250 euro

Somma derivante dal ricorso al Tar sulla procedura di gara per la selezione, mediante procedura aperta, per l’affidamento del servizio di gestione degli impianti di pubblica illuminazione

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I consiglieri Antonio Mungo, Raffaele Castanò e Elisabetta Simonetta, appartenenti al Gruppo Consiliare RicostruiAMO Cortale si schierano contro la proposta in calendario oggi in consiglio comunale che prevedeva il “Riconoscimento di legittimità e provvedimento di ripiano ai sensi degli articoli 193 e 194 del D. Lgs n°267/2000, relativamente al debito fuori bilancio dell’importo di 4.250 euro”.

«Da una disamina degli atti emergeva palesemente che tutto aveva origine dalla “Procedura di gara per la selezione, mediante procedura aperta, per l’affidamento del servizio di gestione degli impianti di pubblica illuminazione del Comune di Cortale, fornitura di energia elettrica, redazione progettazione”, indetta con Bando del 13/11/2019, per un importo determinato in 1.383.298,86 euro oltre I.V.A. (Bando POR Calabria FESR-FSE 2014-2020 – Asse IV “Efficienza Energetica” – Azione 4.1.3 – CIG 8099848E02)», spiega la nota emanata dal gruppo consiliare di oppposizione, «dalla stessa documentazione esaminata si rilevava che, a conclusione delle fasi concorsuali, veniva disposta, in data 12/11/2020, l’aggiudicazione definitiva “con determinazione del responsabile della C.U.C. (Centrale Unica di Committenza) dell’Unione dei Comuni di Monte Contessa”, a favore della società Enel Sole S.r.l.. In seguito, con ricorso del 7/1/2021, a cura dello studio legale Antonello Sdanganelli, veniva richiesto al T.A.R. Calabria Catanzaro, l’annullamento dell’atto di aggiudicazione, ravvisandone violazioni in contrasto con il Codice dei Contratti Pubblici in danno della società Equattroe S.r.l. che, secondo quanto stabilito dalla commissione preposta, si classificava seconda e pertanto esclusa».

Successivamente «con sentenza in data 7/7/2021, il T.A.R. Calabria (Sez. Prima), accogliendo il ricorso presentato, annullava l’aggiudicazione e condannava la Centrale Unica di Committenza dell’Unione dei Comuni Monte Contessa ed il Comune di Cortale, in solido tra loro, alla rifusione delle spese liquidate complessivamente in 8.500 euro, oltre spese generali, I.V.A. e cpa come per legge, da corrispondere, quota parte, ognuna nella misura pari al 50 % ( 4.250,00 x 2)», e sul debito fuori bilancio intervengono Mungo, Castanò e Simonetta: «si ritiene che il Consiglio sia tenuto a prendere atto della decisione della magistratura e riconoscere il debito, ma non potrà esimersi dall’accertare le cause che hanno generato l’obbligo e ricercarne i responsabili a cui chiedere il rimborso della spesa e di tutti i danni che la vicenda ha prodotto. Si ritiene, inoltre, che se da un lato un debito viene riconosciuto ed inserito fra i “debiti fuori bilancio”, dall’altro il pagamento non è automatico, ma resta comunque subordinato all’accertamento di tutti i requisiti previsti dalla normativa in materia di contabilità pubblica ed alla persistenza delle condizioni che hanno dato origine al debito stesso (si pensi ad esempio alla riforma o all’annullamento della sentenza di condanna). Sarebbe, opportuno ed auspicabile, a nostro modesto parere, che l’Amministrazione Comunale acquisisca ulteriori elementi di valutazione sia con riferimento alla possibile impugnazione della sentenza, che potrebbe determinare un diverso regolamento delle spese, e sia con riferimento alla querela di falso indicata in sentenza, giacchè la querela, qualora realmente presentata, potrebbe aver generato una attività investigativa diretta ad accertare eventuali reati e i relativi autori, agevolando così l’attività dell’Ente finalizzata a chiedere in seguito il rimborso delle somme che saranno pagate».

La vicenda «non può ritenersi conclusa, e quindi sarà monitorata» sostiene il gruppo di opposizione, «perché non passi tutto nel dimenticatoio a scapito delle casse comunali e dei cittadini. Si auspica che non venga neppure dispersa l’ingente somma di cui al Bando POR Calabria e che l’opera prevista venga effettuata dall’impresa e/o dalla società Enelsole S.r.l. nuovamente assegnataria dei lavori, per quanto si apprende dalla relazione dell’Ufficio Tecnico del Comune dei Cortale del 4/11/2021, e per come confermato verbalmente dal sindaco Scalfaro nel corso della seduta consiliare».

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